Pieve Santo Stefano, gravi atti vandalici a scuola
Aule del Fanfani Camaiti devastate. La lettera del dirigente De Iasi
Sono stati pesanti e gravi atti di vandalismo quelli che nella notte tra il 16 e 17 marzo ha subito l’istituto “Fanfani-Camaiti” di Pieve Santo Stefano. Alcune persone sono entrate all’interno della scuola devastando le aule, distruggendo strumenti didattici, lavagne interattive, altri materiali informatici e vetrine, mettendo a soqquadro corridoi e altre sale. Il tutto per puro vandalismo, visto che non è stato rubato nulla. Ingenti i danni, secondi le prime stime addirittura intorno ai 60 mila euro. Subito sono scattate le indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Sansepolcro e della locale stazione che avrebbero già portato all’individuazione e alla denuncia dei presunti responsabili, probabilmente giovanissimi ospiti del convitto, espulsi dalla struttura dopo una serie di sospensioni applicate dalla commissione disciplinare interna. Uno scenario che ha lasciato a dir poco interdetti, fin da subito, studenti, docenti, personale scolastico e il dirigente Giuseppe De Iasi che negli ultimi giorni ha pubblicato una lettera aperta sul sito dell’Istituto Fanfani Camaiti. Ne pubblichiamo la prima parte:
Cari tutti,
vi scrivo per condividere una riflessione sull’episodio occorso nella notte fra il 16 ed il 17 marzo scorso; episodio che ha avuto, ahimè, come protagonista la nostra scuola. Quanto avvenuto è molto grave e allo stesso tempo sconcertante. Al giorno d’oggi, con la crisi in atto, con una pandemia che ha radicalmente stravolto le nostre giornate, le nostre abitudini, la nostra quotidianità, e che soltanto adesso viene percepita come “quasi superata”, non comprendere che danneggiare i beni pubblici significa danneggiare ogni cittadino è cosa grave. Ancor più se il bene pubblico è una scuola. E’ la Scuola. Presidio di democrazia ed equità sociale, che ospita voi, studentesse e studenti, non per riempire i vostri cervelli di contenuti, ma per insegnarvi a diventare adulti consapevoli e responsabili. Si era riusciti, aula dopo aula, a dotare le classi di monitor touch, delle lavagne multimediali e dei relativi proiettori e PC. Tanti sforzi vanificati in una sola notte! Episodi come questi coinvolgono e offendono tutti gli studenti, degli insegnanti e di coloro che si impegnano per garantire ai nostri ragazzi una scuola di qualità.