Operaio travolto dal treno, i sindacati scrivono a Rfi

"Chiediamo di controllare e vigilare sulle condizioni dei lavoratori degli appalti"

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22 Giugno 2022
TG

Il luogo dell'incidente nel quale ha perso la vita un operaio 58enne

Con la comunità di Città della Pieve ancora scossa per il drammatico incidente che ieri mattina ha visto un operaio di 58 anni perdere la vita durante un intervento di manutenzione sulla linea ferroviaria, nella giornata di mercoledì 22 giugno i sindacati di Umbria e Toscana hanno scritto una lettera a Rfi. All’indomani dell’ennesima morte sul lavoro nel territorio umbro, le segreterie regionali di FILT, FIT, UILT, UGL, FAST, ORSA chiedono maggiori controlli sulle condizioni dei lavoratori degli appalti:

"Abbiamo appreso la notizia che ieri, a distanza di qualche settimana da un altro evento, ancora una volta, nel nostro territorio è accaduto un incidente, questa volta purtroppo mortale, ad un lavoratore di una ditta in appalto operante in ambito manutenzione infrastruttura per conto di RFI – si legge nella lettera – Non abbiamo ancora avuto occasione di effettuare un incontro sull’evento passato per avere chiarimenti sulla dinamica e le eventuali responsabilità che hanno portato all’incidente e non siamo ancora in grado di conoscere i dettagli di questa nuova disgrazia, ma è assolutamente inaccettabile che, a distanza di poco tempo, nel territorio di competenza della DOIT Firenze, in territorio umbro, si siano verificati due incidenti di tale gravità, durante lo svolgimento di lavorazioni in ambito ferroviario”.

“Nel sottolineare l’estrema pericolosità a cui si è esposti mentre si opera in ambito ferroviario, analizzando il fatto che entrambi gli incidenti hanno interessato lavoratori appartenenti a ditte esterne ed ancora prima di conoscere i dettagli dei tragici eventi sopra menzionati, ci sentiamo in dovere di richiamare e ribadire ancora una volta la massima attenzione, da parte della committenza, nel controllare e vigilare sulle condizioni in cui questi lavoratori svolgono le proprie mansioni – scrivono i sindacati – Più volte abbiamo segnalato il fatto che i lavoratori di alcune ditte sono costretti ad operare con scarsa professionalizzazione o con ritmi eccessivamente elevati e prolungati senza un adeguato recupero psicofisico”.

Le Segreterie Regionali chiedono infine a RFI “di procedere ad una attenta verifica in merito alla corretta applicazione di tutte le regole indispensabili, per una ditta esterna, per poter operare in ambito ferroviario e verificare anche che i lavoratori siano in possesso delle abilitazioni necessarie, siano adeguatamente formati ed informati sulle corrette procedure applicative, abbiano fruito del riposo minimo di legge ecc. Non riteniamo più tollerabile il ripetersi di incidenti sul lavoro che portano anche alla morte dei lavoratori e questi tragici eventi devono obbligatoriamente portare ad un approfondimento in merito all’effettuazione della attività di manutenzione della infrastruttura ferroviaria che si dimostra essere una attività altamente pericolosa e che necessita di una elevata professionalizzazione ed un adeguato recupero psico fisico dei lavoratori impiegati. Restiamo in attesa di una convocazione urgente”.
 

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"Chiediamo di controllare e vigilare sulle condizioni dei lavoratori degli appalti"