Caso Sogepu-Sogeco, indagini in corso

Venerdì scorso il blitz della Finanza nelle sedi delle società di gestione rifiuti

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30 Aprile 2023
finanza sogepu dettaglio

Nella giornata di venerdì scorso l’operazione della Guardia di Finanza nelle sedi di Sogepu-Sogeco nella zona industriale di Cerbara di Città di Castello e in quella di Ece (ex Ecocave) a Perugia, con l’acquisizione di tutta una serie di documenti cartacei e hard disk informatici.

Materiale che ora le fiamme gialle stanno scandagliando, a quanto pare, per ricomporre il puzzle di rapporti tra le due società e i rispettivi amministratori, Cristian Goracci di Sogepu (di cui il comune di Città di Castello è azionista al 90%) e Antonio Granieri (Ecocave), nel periodo precedente all’affidamento a Sogeco (raggruppamento temporaneo d’impresa formato dalle due società) dell’appalto per la gestione dei rifiuti in 14 comuni dell’Alta Umbra; una gara, lo ricordiamo, da oltre 300 milioni di euro per 15 anni, emessa dall’Auri nel territorio definito appunto "Sub Ambito n.1". La nuova società era diventata operativa nel gennaio di quest’anno dopo un complesso iter amministrativo cominciato nel 2015 e caratterizzato da alcuni ricorsi. Nel 2021 il Consiglio di Stato aveva confermato la correttezza della gara d’appalto.

Dalle indagini, coordinate dalla Procura di Perugia, emergerebbe (il condizionale è d’obbligo visto che al momento non sono state diramate note ufficiali da parte delle forze dell’ordine) che la società Ecocave avrebbe pagato a Goracci alcune consulenze sui cui le autorità vorrebbero far maggiore luce. In quest’ottica, è ancora prematuro delineare le ipotesi di reato che verrebbero contestate a vario titolo, e che potrebbero andare, come succede in questi casi, dall’abuso di ufficio alla corruzione. Troppo presto per dirlo, quello che è certo è che sulla vicenda vige uno stretto riserbo, sia da parte di chi indaga sia dagli enti e soggetti presumibilmente coinvolti, che al momento non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali.

 

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