Banda in fuga dai carabinieri con la refurtiva, arrestata una donna

L’inseguimento tra Anghiari e Sansepolcro: si cercano altre tre persone

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11 Novembre 2022
inseguimento anghiari

Un'immagine dell'inseguimento circolata sulle app di messaggistica

Lungo inseguimento sulle strade della Valtiberina: con i carabinieri alle calcagna, i ladri abbandonano l’auto e si dileguano a piedi. Ritrovata all’interno del mezzo una quantità ingente di refurtiva e svariati attrezzi da scasso che hanno portato all’arresto di una donna. L’episodio di cronaca alle 16:30 di ieri, giovedì 10 ottobre, quando le telecamere di sorveglianza installate nei comuni del territorio hanno segnalato alle forze dell’ordine la presenza di una Citröen Berlingo grigia fortemente sospetta.

Sirene e lampeggianti accesi, gli agenti hanno presto intimato l’alt agli occupanti del veicolo che, alla vista dei militari, hanno ingranato la marcia dando il via ad una folle corsa con sorpassi pericolosi e manovre al limite lungo i tornanti di Via Nuova, mettendo a rischio la propria incolumità e quella degli altri conducenti. I carabinieri li hanno inseguiti per alcuni chilometri, fino a quando sono arrivati a Sansepolcro, nella frazione di Santa Fiora.

“Probabilmente il loro scopo era quello di arrivare ad imboccare la statale E45 – spiegano i carabinieri in un comunicato stampa – dove la mancanza di caselli autostradali rende più semplice le ritirate in molteplici direzioni, ma l’inseguimento dei militari gliel’ha impedito, anche perché nel frattempo sono arrivate da ogni parte tutte le pattuglie dell’Arma disponibili sull’intero territorio”.

Dopo aver speronato un furgone commerciale nell’ennesimo tentativo di seminare le forze dell’ordine, i malviventi hanno quindi raggiunto la vicina zona industriale, imboccando un sentiero tra i capannoni che però terminava con una recinzione. Trovandosi costretti ad abbandonare il veicolo, tre membri della banda, tutti maschi, sono riusciti a scavalcarla e ad addentrarsi tra gli enormi capannoni abbandonati del complesso industriale attualmente dismesso, mentre l’unica donna del gruppo non è riuscita a fuggire.

Per lei sono scattate le manette con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e possesso ingiustificato di materiali da scasso. “Le accuse – aggiungono i militari – si fondano sul fatto che la macchina usata per la fuga aveva il portabagagli ricolmo di refurtiva come borse plurimarche, profumi, abbigliamento, diverse taniche di olio d’oliva e tanti attrezzi idonei allo scasso: smerigliatrice angolare, giraviti, tenaglie, dischi per il taglio del ferro, guanti da lavoro e tanti altri attrezzi di cui la donna non ha saputo dare giustificazione”.

Nella giornata odierna il Giudice di Arezzo valuterà la posizione della donna. Proseguono nel frattempo le indagini dei carabinieri per individuare le altre tre persone coinvolte in un episodio che ha destato forte apprensione tra i cittadini con numerosi messaggi vocali, foto e video circolati nelle ore serali sulle app di messaggistica.
 

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L’inseguimento tra Anghiari e Sansepolcro: si cercano altre tre persone