Aggressione alla festa di Promano, sequestrati dodici coltelli

Eseguite nove perquisizioni su disposizione della Procura

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27 Luglio 2022
coltelli

I coltelli sequestrati dalla Polizia

Quell’aggressione avvenuta a Promano è stata una vera e propria spedizione punitiva e chi ha agito lo ha fatto ben organizzato. 

A riprova di ciò ci sono i dodici coltelli sequestrati nel corso di nove perquisizioni che sono state svolte su disposizione della Procura di Perugia in Altotevere, a casa dei ragazzi coinvolti nel pestaggio.  

Tra i coltelli anche un grosso pugnale e un tirapugni in metallo.

Sono stati gli agenti della polizia di stato di Città di Castello ad eseguire nella giornata del 26 luglio nove perquisizioni a carico di altrettanti ragazzi giovanissimi, (tre di 18 anni, uno di 21 anni e cinque di 19 anni) che lo scorso 9 luglio nel corso della sagra di Promano avevano picchiato tre coetanei, mandandone uno in ospedale con gravi traumi facciali. 

Una notte di violenza cominciata alla sagra e finita fuori.

Tutto era iniziato sulla pista da ballo quando un giovane, di 18 anni, senza un apparente motivo aveva colpito con una testata un ragazzo di 20 anni.

Dopo il primo scontro la vittima era stata accompagnata da un conoscente nell’area del parcheggio dove poi si era consumata un’altra grave aggressione: il ventenne infatti dopo essere stato accerchiato da un gruppo di circa 30 ragazzi era stato violentemente picchiato dagli indagati con pugni e calci al volto e in altre parti del corpo che gli avevano provocato gravi lesioni refertate con 35 giorni di prognosi (frattura mandibola).

Gli amici del ventenne lo avevano soccorso riuscendo non senza difficoltà a sottrarlo alla violenza del gruppo e a portarlo via. 

Gli agenti di polizia, a seguito del referto medico superiore ai 30 giorni di prognosi, avevano sentito le parti apprendendo da una delle vittime che nel tentativo di aiutare l’amico era stato minacciato a sua volta col coltello da uno degli indagati. 

Dagli accertamenti degli investigatori del commissariato - che hanno svolto delicate indagini - è emerso che si era trattato di una vera e propria spedizione punitiva: il diciottenne infatti dopo aver percosso la vittima sulla pista da ballo l’aveva invitata nel parcheggio fingendo di volersi riappacificare, invece era un’imboscata.

La pericolosità dei nove ragazzi già noti alle forze dell’ordine la gravità dei fatti e il sospetto che potessero nascondere all’interno delle abitazioni alcune armi, è stato il presupposto che ha indotto la Procura ad emettere i decreti di perquisizione. 

Nell’abitazione del 18enne inoltre indagato per aver dato inizio all’aggressione, è stato ritrovato anche un involucro di hashish sequestrato dagli agenti.

Sono in corso indagini per risalire al motivo dell’aggressione.

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Eseguite nove perquisizioni su disposizione della Procura