Vaccini per i cittadini stranieri: un successo la prima domenica di accesso libero

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30 Agosto 2021

Un flusso regolare di persone di tante nazionalità ha animato i centri vaccinali di Arezzo (teatro Tenda) e Montevarchi (distretto Sanitario). Una seduta domenicale aperta che ha dimostrato tutto il suo grande potenziale verso la vaccinazione dei cittadini stranieri. Una volta informati e coinvolti hanno risposto positivamente all'appello. Sono stati 150 ad Arezzo e 150 a Montevarchi coloro che si sono vaccinati domenica 29 agosto, e molte persone sono state prenotate per la seconda giornata di accesso diretto per i cittadini stranieri prevista per Arezzo (teatro Tenda) domenica 5 settembre e Montervarchi (distretto Sanitario) domenica 12 settembre. “Nei prossimi giorni programmeremo iniziative analoghe anche per le provincie di Siena e Grosseto, dichiara il Direttore Generale della Usl Tse Antonio D'Urso. Siamo consapevoli che i cittadini stranieri rappresentano una fetta importante della popolazione. Il lavoro più delicato è quello di raggiungere queste comunità e dialogare con loro, spesso le difficoltà derivano proprio dalla comunicazione e comprensione, per questo abbiamo attivato i nostri mediatori culturali che stanno facendo un grande lavoro per rendere accessibile la vaccinazione.” Ricordiamo che per accedere alla vaccinazione i cittadini stranieri devono presentarsi con un documento di riconoscimento e la tessera sanitaria. Chi non dispone di quest’ultima, può esibire i certificati STP (Straniero Temporaneamente Presente) oppure ENI (Europeo Non Iscritto). In caso di mancata disponibilità di questi certificati, sarà comunque sufficiente il documento di riconoscimento. In questi casi è preferibile la prenotazione telefonando al numero verde 800432525 (dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle 20) o direttamente a numeri speciali dove rispondono mediatori in lingua dalle 15,30 alle 17,30: 389 0917542 (Inglese, Urdu, Hindi), 3802183601 (Bangla), 327 1973237 (Francese, Arabo). In ogni centro vaccinale saranno presenti mediatori culturali che faciliteranno il dialogo tra i vaccinandi, i medici e gli infermieri.

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