Un anno fa il decesso di Matteo Fieri, non fu overdose ma aneurisma

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09 Giugno 2018

Fu un aneurisma a causare la morte improvvisa di Matteo Fieri, a soli 38 anni, trovato senza vita nella sua abitazione di Sansepolcro il 9 giugno di un anno fa. Niente droga, quindi come fu ipotizzato nelle ore successive al decesso quando vennero disposti accertamenti anche di natura tossicologica. Ora il caso è stato archiviato perché il procedimento non sussiste: il trentottenne morì per cause naturali. Erano le 23 di un venerdì notte quando la zia del ragazzo lo ritrovò privo di vita nella sua camera da letto; i genitori, in quei giorni, si trovavano all’estero per una breve vacanza. Fu adombrato inizialmente il sospetto di un’overdose così i carabinieri aprirono un’inchiesta , ma gli accertamenti  disposti dalla procura di Arezzo, anche attraverso l’autopsia, hanno messo in evidenza come,  nel corpo della vittima, non vi erano tracce di stupefacente ed hanno confermato la tesi dell’aneurisma. Il procedimento è stato ufficialmente archiviato nel gennaio 2018.  La notizia è stata resa nota dal legale della famiglia Fieri, l’avvocato Eleonora Della Rina di Citerna e ristabilisce la giusta verità sulla terribile tragedia di Matteo.

 

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