Uffici postali, dalla Seconda commissione regionale l’ok per un tavolo con Anci e Poste

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29 Settembre 2021

La Seconda Commissione consiliare (Attività economiche e governo del territorio) ha approvato all’unanimità dei presenti la proposta risoluzione, che verranno poste a breve al voto dell’Aula e che riguardano: la “Situazione degli uffici postali nel territorio regionale”. La Proposta di risoluzione, come viene evidenziato nel documento, nasce da una ricognizione, sollecitata dalla stessa Commissione ed effettuata dai Sindaci dei 92 Comuni dell’Umbria a gennaio 2021, circa i servizi erogati da Poste Italiane nel territorio, dalla quale vengono evidenziate criticità e disservizi in numerose frazioni dei Comuni, prime fra tutte la riduzione degli orari di apertura di alcuni sportelli e l’assenza di sportelli automatici Postamat Atm. Alla Giunta regionale viene chiesto dunque l’impegno: a prendere visione del documento riguardante le ‘Problematiche evidenziate dagli amministratori locali in merito alla situazione degli Uffici Postali siti nei loro Comuni’; ad attivare tempestivamente un Tavolo di coordinamento con Anci e Poste Italiane al fine di arrivare ad una risoluzione delle criticità del servizio postale nel territorio regionale; a promuovere ogni iniziativa utile al fine di superare le problematiche derivanti dai disservizi di Poste Italiane, portando l’argomento all’attenzione della Conferenza Stato Regioni; a relazionare all’Assemblea legislativa, entro tre mesi dall’approvazione della risoluzione, in merito ai provvedimenti adottati e agli esiti degli stessi. Nell’atto, oltre a ricordare un’audizione promossa dalla Commissione, svoltasi lo scorso 14 aprile, con il Presidente dell’Ancu Umbria, il coordinatore piccoli comuni Umbri, il Responsabile macro area centro nord, il responsabile relazioni istituzionali area centro nord, il responsabile gestione operativa area centro nord di Poste italiane, viene rimarcato come “il servizio postale rientra tra i servizi di pubblica utilità e nonostante la progressiva apertura del mercato postale alla libera concorrenza, rimane regolamentato in modo da garantire a tutti i cittadini la possibilità di fruire del servizio postale, definito dal legislatore ‘essenziale’; ma anche che “la pandemia ha causato non poche problematiche all’utenza dei servizi postali ed il ripristino dell’attività, soprattutto nei piccoli comuni montani, può essere considerato fondamentale in quanto rischia di accentuarne l’isolamento facendo incorrere nel pericolo ancora più grande di spopolamento dei territori”.

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