Trend positivo in Umbria per l'occupazione, buono il fatturato. I dati del triennio 2015-2017.

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16 Gennaio 2019

Andamento positivo per quanto riguarda l'occupazione e il fatturato secondo confindustria. Il tutto riferito al triennio 2015 2017. 

Nei giorni scorsi si sono incontrati i vertici di Confindustria rappresentanti dal presidente Ludovici e da Domenico Taschini, dell’area relazioni industriali con le organizzazioni sindacali rappresentate da Maurizio Maurizi della Cgil e da Flavio Manni per la Spi oltre ad Antonello Paccavia della Cisl e Bruno Allegria e Sandro Belletti della UIL. Al centro del tavolo: il punto sulle tematiche economico sociali del territorio.

Dai dati del emerge un andamento positivo dunque di occupazione e fatturato: nelle 80 aziende associate a Confindustria, con un organico complessivo di 3 mila 641 dipendenti ed un fatturato di 1 miliardo e 57 milioni di euro si è registrato un incremento occupazionale del 14% con 500 nuovi posti di lavoro e un aumento del fatturato del 4,6%»: così il presidente Ludovici ha chiarito che non sono ancora disponibili i dati per fare un confronto anche con il 2018. Il presidente di Confindustria Cristiano Ludovici ha illustrato i dati sull’andamento delle aziende associate.

Nel corso dell’incontro Confindustria Umbria ha esposto una situazione generale di sostanziale stabilità mentre tra le priorità condivise c’è stata la questione della formazione professionale, verso la quale il sistema scolastico locale e regionale deve essere sempre più in grado di rispondere alle esigenze del mondo produttivo.

Altro punto cardine la stabilizzazione dei lavoratori precari e di come poterli stabilizzare. A tal proposito le organizzazioni sindacali hanno proposto, anche alla luce delle nuove disposizioni del Decreto Dignità, di attivare un bacino di riferimento per non disperdere professionalità e produttività ed offrire al tempo stesso una prospettiva di maggior sicurezza a questi lavoratori.

Questione più che aperta: la realizzazione di infrastrutture per il territorio, fortemente penalizzato in rapporto alla situazione generale che è stata messa in evidenza la necessità di rendere operativo il servizio di banda larga, di fornire risposte concrete alle questioni legate alla ferrovia, alla E78 e alla sistemazione della viabilità secondaria.

È stato altresì rimarcato come «la ripresa necessiti di una pubblica amministrazione più flessibile e meno burocratizzata, fermo restando il rispetto delle norme, e di una maggiore disponibilità di credito da parte degli istituti bancari per far fronte agli investimenti».    

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