Trasporto pubblico, disagi per gli studenti valtiberini

“Mancato accordo tra i gestori di Umbria e Toscana, i sindaci si mobilitino”

15 Ottobre 2022
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Monta il disappunto tra genitori e studenti per i disagi dei pendolari che si spostano in autobus tra Umbria e Toscana o tra Marche e Toscana. Dopo che in quest’ultima regione era subentrato il nuovo gestore Autolinee Toscane, sono rimasti in vigore fino ad agosto i pregressi accordi commerciali che permettevano di viaggiare tra regioni con un unico biglietto o abbonamento. Da settembre questo non è più possibile e si è venuta a creare una situazione frammentata, con significative ripercussioni nel trasporto scolastico, ma che possono determinare disagi e maggiori costi anche per lavoratori e turisti.

Per quanto riguarda il confine umbro-toscano, Busitalia gestisce le corse tra Città di Castello e l’autostazione di Sansepolcro, mentre non raggiunge né le frazioni biturgensi né gli altri comuni della parte toscana della valle. Autolinee Toscane rimane invece all’interno della propria regione, salvo due corse della subappaltatrice Baschetti che raggiungono Città di Castello da Sansepolcro e Pieve Santo Stefano. In tutte le altre tratte e in tutti gli orari scoperti è necessario acquistare due titoli di viaggio diversi, ottenendo un servizio peggiorato rispetto all’anno scorso: per coprire lo stesso percorso si aggiunge infatti la necessità di cambiare autobus a Sansepolcro, senza che ci sia sempre la coincidenza giusta, e si subiscono rincari notevoli. Inoltre, mentre finora con qualsiasi titolo si poteva salire sul primo autobus disponibile, adesso non è più così.

Ceccarelli coinvolge l’assessore regionale

Sul tema è intervenuto il consigliere regionale toscano Vincenzo Ceccarelli: “È inaccettabile – ha detto – che per un mancato accordo tra gestori di un servizio pubblico, pur di due regioni diverse, i ragazzi della Valtiberina toscana che vanno a scuola in Umbria o nelle Marche debbano fare due abbonamenti, con disagi per le famiglie e certamente costi maggiorati. Ho chiesto all’assessore Baccelli di verificare la situazione e di fare quanto nelle nostre possibilità per trovare una soluzione ragionevole a questa situazione”. Ceccarelli si rivolge direttamente anche ad Autolinee Toscane: “Non dare ai cittadini la risposta che avevano con i precedenti gestori è un segnale di arretramento che non si confanno agli impegni di miglioramento del servizio presi al momento del subentro”.

Checcaglini: “Gli studenti vengono fatti scendere, intervengano le amministrazioni locali”

Tra gli utenti danneggiati quelli di Anghiari, costretti al doppio titolo di viaggio per raggiungere prima Sansepolcro e poi Città di Castello. Ne ha parlato ieri il consigliere comunale di Anghiari Unita Mario Checcaglini definendo “assurdo” il fatto che tra i gestori delle due regioni non ci sia un accordo che consenta a chi acquista un titolo di viaggio per recarsi da Anghiari a Città di Castello e viceversa di salire liberamente nei bus, indipendentemente da chi abbia emesso il biglietto. Così infatti “è sempre avvenuto – ha ricordato Checcaglini – ed erano poi le compagnie a compensare le corse. Per incrementare l'assurdo le rivendite di titoli di viaggio non sono in grado di rilasciare titoli di tutte le compagnie”, ha aggiunto l'esponente dell’opposizione anghiarese, che ha lanciato un appello all’Unione dei comuni e ai sindaci: “Devono affrontare presto questo problema, perché nel frattempo i ragazzi che si recano a scuola vengono fatti scendere dal bus se questo non è dell'azienda di cui hanno il titolo di viaggio”.

Articolo Uno e Insieme Possiamo: “Problema annunciato, cittadini lasciati soli”

Da Sansepolcro arriva inoltre la presa di posizione di Dario Casini e Alessio Antonelli a nome di Articolo Uno e Insieme Possiamo: “Bene che Ceccarelli abbia preso a cuore il problema e cerchi di risolverlo, ma se avesse dato ascolto alle forze di sinistra, che avevano sollevato la questione con dichiarazioni e interviste, forse tutto sarebbe stato affrontato nei tempi giusti. Ma soprattutto – aggiungono Casini e Antonelli – preoccupa il silenzio delle amministrazioni locali, che hanno lasciato i cittadini da soli ad affrontare un problema che si traduce anche in un forte aumento dei costi del trasporto scolastico. Una cosa inaccettabile, in particolare in questa fase di rincari generalizzati del costo della vita”.

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“Mancato accordo tra i gestori di Umbria e Toscana, i sindaci si mobilitino”