Tragedia in un agriturismo, perde la vita un bambino: tre indagati per omicidio colposo

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19 Luglio 2021

Sarebbe morto per asfissia e non per un malore fatale come inizialmente ipotizzato. Dai primi riscontri dell’autopsia eseguita venerdì 16 luglio all’ospedale di Città di Castello sarebbe dunque emerso un quadro sempre più compatibile con il decesso per annegamento per il bambino di 6 anni morto giovedì nella piscina del centro ippico San Giovanni durante un centro estivo. Il condizionale in questi casi è ancora d’obbligo, bisognerà attendere i riscontri dei prelievi effettuati nel corso dell’esame autoptico, per scrivere la verità su questa vicenda terribile che ha gettato nel dolore non solo la famiglia del bambino, ma una città intera. Intanto il procuratore aggiunto della procura della repubblica di Perugia, Giuseppe Petrazzini che coordina le delicatissime indagini, ha iscritto tre giovani nel registro degli indagati ipotizzando il reato di omicidio colposo. Sono due operatori del campus estivo di 19 e 22 anni e l’amministratrice dell’azienda agricola cui fa capo il centro San Giovanni, anche in questo caso una ragazza di 25 anni. Proseguono comunque gli accertamenti. I carabinieri di Città di Castello hanno acquisito anche le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza di cui è dotata la struttura per chiarire la dinamica di quanto accaduto e le tempistiche dei primi soccorsi in quel maledetto pomeriggio d’estate. Posti sotto sequestro i filmati degli impianti ed anche il defibrillatore di cui era dotata la struttura.

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