Tragedia a Città di Castello: 58enne va a pescare e annega nel Tevere

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02 Maggio 2018

Era uscito di casa attorno alle 17,30 del pomeriggio del primo maggio in sella alla sua bicicletta per andare a pescare lungo il Tevere, ma non ha fatto più rientro a casa. A dare l’allarme un familiare che ne ha denunciato la scomparsa. Purtroppo è stato ritrovato solo a notte fonda dopo qualche ora di ricerche, annegato nelle acque del fiume. La tragedia si è consumata a Città di Castello dove un uomo di 58 anni ha perso la vita dopo essere caduto nel fiume. L’allarme è scattato attorno alle 23 del primo maggio: è stata la moglie a denunciare ai carabinieri il fatto che il marito, con problemi di salute, non aveva fatto ritorno a casa dopo essere andato a pescare. Immediatamente è scattato il dispositivo di ricerca: lungo il Tevere arrivano le squadre dei vigili del fuoco e i carabinieri che battono gli argini alla ricerca di tracce e indizi. Due ore dopo, all’1.45 di notte, è stata ritrovata la sua bicicletta nelle sponde del fiume, lungo il percorso a pochi metri dal ponte di Città di Castello, nel luogo dove probabilmente si era fermato a pescare. Ma di lui nessuna traccia. Passa un’altra ora di incessanti ricerche, sono le 2.40 e i vigili del fuoco avvistano il corpo del cinquantottenne incastrato tra i rami, poco distante dal punto dove era stata trovata la bici. Secondo la ricostruzione effettuata dai Carabinieri l’uomo è quasi certamente caduto accidentalmente nelle acque, finendo affogato. La salma del cinquantottenne (che era affetto dal morbo di Parkinson) è a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli accertamenti del caso anche se le indagini propendono per un drammatico incidente.

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