Tiferno Insieme: "Falsa partenza sul turismo. La giunta introduce nel bilancio la tassa di soggiorno

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04 Aprile 2018

Salvaguardare il turismo in vallata: è questo l’appello di Nicola Morini, capogruppo di Tiferno insieme che in una nota spiega perché la legittima “tassa di soggiorno” sarebbe un ennesimo sgambetto al turismo locale. "La tassa infatti – spiega Morini – dal 2019 sarà applicata anche a coloro che soggiorneranno a Città di Castello. Molti Comuni italiani e umbri hanno deciso di adottarla e anche quello tifernate sarebbe legittimato a farlo se non fosse per il fatto che in questa zona il turismo rappresenta un volano economico ancora da sviluppare. In quanto a turismo l’Alta Valle del Tevere non è un punto di riferimento per l’Umbria. Anche nel 2017 a fronte di un aumento del + 1,82% di arrivi si è registrato un calo del -11,3% delle presenze che rappresentano il vero dato economico di permanenza dei turisti in città e nelle strutture tifernati. Il dato relativo agli stranieri, la “fetta” forse più appetibile, è del tutto negativo: -4,39% negli arrivi e -9,28% nelle presenze. Limitarsi ad applicare una “tassa”, per quanto legittima – prosegue Morini - al momento andrebbe semplicemente a rincarare i costi di permanenza nel nostro territorio dei turisti con il rischio di favorirne lo spostamento in altri territori dell’Umbria e della Toscana. Sarebbe utile in via prioritaria sviluppare un piano di intervento che renda Città di Castello una meta turistica realmente appetibile nella scena nazionale e internazionale. La ripartenza di Fontecchio darà un sicuro impulso alla ripresa del flusso turistico, ma questa ripartenza va sostenuta ed è per questo che Tiferno insieme ha presentato una interpellanza per chiedere alla Giunta di continuare il virtuoso lavoro avviato in Commissione Programmazione Economica affinché, dopo aver analizzato i dati dei flussi, si possa audire gli attori dell’offerta turistica locale per favorire un confronto sul piano dell’analisi e della proposta".

 

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