Teleriabilitazione, nuova opportunità per i bambini con disturbi dell’apprendimento

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20 Ottobre 2021

L'Ufsmia di Arezzo, con il sostegno della Zona distretto Arezzo-Casentino-Valtiberina ha intrapreso un percorso di intensa attività di Teleriabilitazione per i ragazzi con disturbi dell'apprendimento. La fascia d’età è quella tra la seconda elementare e la prima media. Il progetto interviene sui disturbi del neurosviluppo che sono in grado di provocare, a lungo termine, limitazioni nelle opportunità educative, problemi sociali, con conseguenti ripercussioni sul benessere psicologico della persona. Il software in dotazione al servizio Ufsmia di Arezzo il Ridinet è stato messo a punto dalla cooperativa Anastasis di Bologna con la collaborazione di Università tra le quali quelle di Venezia, Firenze e Padova. “La proposta di migliorare e definire nuove modalità di riabilitazione per i Disturbi Specifici dell'apprendimento all'interno dell'UFSMIA di Arezzo, dichiara il direttore Usfmia Luciano Luccherino, nasce già prima della pandemia da Covid. Ci siamo resi conto di alcuni elementi di criticità del servizio come l'elevato numero degli accessi, la difficoltà ad offrire percorsi in tempi definiti, la necessità di mettere a frutto le competenze professionali acquisite costruendo percorsi organizzativi più efficienti e la necessità di recuperare risorse per poter intervenire in modo tempestivo su disturbi che si presentano in età precoce. Con la Teleriabitazione in primo luogo abbiamo intensificato le terapie e abbattuto i tempi di attesa. Grazie all'utilizzo della piattaforma di teleriabilitazione Ridinet e all'acquisizione di nuove risorse, prosegue Luciano Luccherino, è stato possibile inserire in trattamento 125 pazienti”. “Come Zona distretto, dichiara il direttore dott. Evaristo Giglio, crediamo molto in questo innovativo utilizzo della tecnologia per rafforzare i servizi assistenziali territoriali. In questo ambito abbiamo investito non solo in risorse ma anche personale. Sono state attivate ben cinque borse di studio con le quali abbiamo portato nel nostro team tre logopediste, una psicologa e una psicomotricista che stanno lavorando molto bene.” “Con la Teleriabilitzione, dichiara Valentina Scali Logopedista del Dipartimento Professioni Tecnico Sanitari della Riabilitazione e della Prevenzione, i tempi di inserimento dei ragazzi si sono ridoti a pochi giorni e questo era uno degli obiettivi principali. Il progetto di Teleriabilitazione è fondamentale per prevenire effetti negativi a lungo termine. Spesso risulta difficile fornire questi servizi di riabilitazione così intensivi nei soli contesti ambulatoriali, la Teleriabilitazione ci permette di intensificare i trattamenti e ridurre i costi.” Già prima della pandemia avevamo individuato la piattaforma adatta alle nostre esigenze e Ridinet, software sviluppato dalla cooperativa Atlantis di Bologna si è rivelato il migliore e il più versatile, afferma Susanna Giaccherini, Direttrice Psicologia Arezzo. Questo software consente di impostare e monitorare da remoto attività personalizzate ed intensive, con esercizi quotidiani finalizzati all’allenamento dei processi mentali. A ciò dobbiamo aggiungere la collaborazione avviata anche con l'Università di Firenze che sono convinta darà ulteriore slancio al progetto.” “Si tratta di un vero e proprio modello integrato di riabilitazione ambulatoriale e domiciliare, dichiara Tullio Maccarone presidente della cooperativa sociale Anastasis che ha sviluppato il software, che si appoggia sull’utilizzo asincrono di una piattaforma online sia da parte del clinico che della famiglia del piccolo paziente. Questo modello di trattamento, oltre a garantire un intervento efficace, efficiente, tempestivo ed intensivo, consente di incrementare il numero di pazienti che possono essere gestiti contemporaneamente, riducendo drasticamente i tempi di attesa per l'inizio del trattamento.” “Sull'onda del progetto di Teleriabilitazione, dichiara Chiara Pecini dell’Università di Firenze, abbiamo definito con la Asl l'avvio di un secondo percorso, Proteneuco, finanziato anche della Regione Toscana che mira a valutare i risultati di questo modello tramite la piattaforma Ridinet all’interno delle strutture sanitarie dedicate all’infanzia e adolescenza dell’intera area dell’Azienda Usl Toscana Sud Est.”

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