Tari, Confcommercio chiede ai Comuni umbri il taglio della tassa sui rifiuti

di:
16 Settembre 2020

Una manciata di Comuni umbri, compresi i capoluoghi Perugia e Terni, ha già effettuato il taglio della tassa sui rifiuti per le imprese danneggiate dall’emergenza Covid-19, ma si tratta ancora di una piccola minoranza sul totale delle 92 amministrazioni comunali che avrebbero dovuto e potuto provvedere, per effetto della delibera dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ARERA.

Il presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni ha così scritto a tutti i sindaci dell’Umbria sollecitando, quelli che non l’avessero ancora fatto, a tagliare la Tari come prevede appunto il provvedimento dell’ARERA, che riconosce  una riduzione del prelievo alle utenze non domestiche chiuse per legge nel periodo del lockdown e successivamente riaperte, a quelle ancora soggette a chiusura e a quelle che potrebbero risultare sospese anche in assenza di obblighi, comprese quelle mai obbligate a chiudere ma chiuse per scelta volontaria del titolare.

L’ARERA, ricorda il presidente di Confcommercio nella lettera ai sindaci umbri, ha anche stabilito le modalità di copertura delle minori entrate correlate alle agevolazioni introdotte per le imprese.

Ci sarebbero quindi tutte le condizioni, sostiene Confcommercio Umbria, perché tutti i Comuni possano adempiere ad un obbligo e, allo stesso tempo, dare un segnale concreto di sostegno e vicinanza alle imprese danneggiate dall’emergenza sanitaria ed economica. Una boccata d’ossigeno, insomma, per attività imprenditoriali che devono poter pagare una tassa sui rifiuti ridotta, perché oggettivamente hanno prodotto per lunghi mesi meno rifiuti o addirittura nessun rifiuto.

Gli uffici territoriali di Confcommercio Umbria sono intanto a disposizione delle imprese per informazioni e assistenza sul tema riduzione Tari. Sul sito www.confcommercio.umbria.it, l’elenco dei Comuni umbri che hanno già deliberato la riduzione della tassa.

Tags