Tabacco, raggiunto l'accordo per i lavoratori

Dopo le proteste della scorsa primavera, gli incontri, le assemblee, gli accordi commerciali tra aziende e multinazionali, ora è stata raggiunta l'intesa per le centinaia di lavoratori impegnati nella filiera del tabacco.

L'accordo è stato firmato nello stabilimento Deltafina di Bastia Umbra, fra le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil, l’Organizzazione produttori OPTA e Deltafina, "con il fine di salvaguardare il più possibile l’occupazione dei lavoratori del tabacco dell’Altotevere".

A questi lavoratori sarà affidata la lavorazione di un monte ore equivalenti alla fornitura a Japan Tobacco International del Virginia Umbro e Veneto del raccolto 2022, "che avverrà nella sede Deltafina di Bastia e saranno impiegati per oltre 5mila giornate, più altre mille  per le lavorazioni inerenti il ritiro e il magazzinaggio del tabacco che resterà in Alta Valle del Tevere a San Secondo".

Fra le condizioni più favorevoli negoziate "il trasporto gratuito da Città di Castello ed eventuali zone limitrofe, l’applicazione del contratto nazionale da parte delle aziende e di tutti gli accordi di secondo livello migliorativi". Inoltre le organizzazioni sindacali hanno lavorato per garantire un numero maggiore di giornate lavorative rispetto a quelle preventivate e le migliori condizioni contrattuali possibili", si legge nella nota sindacale.

Questo accordo vien definito il primo tassello di un percorso più ampio di salvaguardia della filiera del tabacco in Umbria. Per quanto, infatti, l’intesa raggiunta possa considerarsi positiva, le sorti della filiera nell’Alta Valle del Tevere risultano più che mai incerte. Sono di questi giorni le numerose segnalazioni da parte dei coltivatori di difficoltà nel reperire mano d’opera per poter completare la campagna dell’anno corrente e gestire quella futura. I lavoratori, data la mancanza di prospettiva dell’intero settore sul territorio, stanno cercando occupazioni diverse.

Alla luce delle tante criticità i sindacati lanciano un monito alla politica e alle istituzioni affinché contribuiscano attivamente a creare le condizioni di sviluppo del comparto.