Sequestrata la piazzola crollata sulla E45 per effettuare i rilievi. Si indaga per disastro colposo

di:
16 Marzo 2018

E’ stata sequestrata dai carabinieri della Procura di Arezzo e dai carabinieri forestali della Valtiberina l’area della E45 interessata dalla frana nello scorso mese e che misura circa mille metri quadrati. L’operazione si è resa nacessaria per permettere agli esperti nominati dal procuratore di Arezzo Roberto Rossi di effettuare i rilievi in relazione all’ipotesi di reato di “disastro colposo” su cui sta indagando. Nella giornata di martedì 13 marzo un geologo e un ingegnere hanno fatto un sopralluogo per cercare di comprendere i perché del crollo, che rientra nell’inchiesta che riguarda la disastrata arteria e aggravata dal fatto che nella zona franata sono stati trovati rifiuti speciali. In particolare, non avrebbero trovato “terre e rocce da scavo”, etichetta con la quale il materiale era stato stoccato. Secondo i carabinieri forestali si tratterebbe di materiale classificabile come “rifiuti speciali da costruzione e demolizione”. Da specificare che comunque all’interno dell’area sequestrata, il gestore dell’infrastruttura, Anas, potrà effettuare tutte le operazioni necessarie alla messa in sicurezza del sito. Infatti in questi giorni, tempo permettendo, sono stati eseguiti lavori importanti. Il materiale crollato è stato rimosso e stoccato da parte di una ditta della Valtiberina.

 

 

Tags