Sansepolcro e l'impegno di don Mengozzi nella Resistenza
Nel Giorno della Memoria l'iniziativa in comune alla presenza di numerosi studenti
Don Duilio Mengozzi
Sansepolcro ha celebrato la Giornata della Memoria con una conferenza tenutasi a Palazzo delle Laudi di fronte a molti studenti delle scuole superiori.
Relatori il professor Ivo Biagianti dell’Università di Siena, che ripercorso la genesi dell'antisemitismo in Europa, e il professor Andrea Czortek, direttore dell’Archivio storico diocesano, che ha descritto la figura di don Duilio Mengozzi e il suo impegno a favore della popolazione e dei perseguitati tra il 1943 e il 1944.
Don Mengozzi, nato a Galeata nel 1915, è stato parroco della frazione biturgense del Trebbio per ben 67 anni, dal 1938 fino alla morte, avvenuta nel marzo 2005. Nel 2013 il suo nome fu inserito tra quelli dei Giusti fra le Nazioni per aver salvato la vita a ebrei perseguitati.
Tra questi la famiglia triestina Varadi, rifugiatasi in Valtiberina ospite da Pietro Lucernesi, con don Duilio che – con i tedeschi insediati al Trebbio – spacciò l’anziana Emma Goldschmied Varadi per la propria madre; e la famiglia del professore dell’università di Firenze Attilio Momigliano, che visse nascosta nell’ospedale di Sansepolcro grazie ai dottori Raffaello Alessandri e Carlo Vigo, e poi venne fatta scappare con altre persone proprio per opera di don Duilio e del giovanissimo Alvaro Lucernesi, figlio di Pietro, che traghettò i fuggitivi oltre il Tevere.