Sansepolcro, aumento TARI dovuto alla crescita dei costi fissi: “Modello perverso che svantaggia la Valtiberina”. Marconcini: “Il criterio di calcolo dei costi ATO ha penalizzato quasi tutti i comuni della valle”

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10 Maggio 2017

“Dopo che la scorsa Assemblea dell'Ato rifiuti ha approvato il Piano Economico Finanziario del 2017, alcuni comuni hanno espresso la propria soddisfazione per una tendenziale riduzione della TARI. Purtroppo, come Comune di Sansepolcro, non possiamo fare altrettanto, ma anzi, dovendo subire un aumento complessivo della tariffa del 4,1% ci vediamo costretti a esprimere la nostra disapprovazione nei confronti di un criterio di calcolo dei costi che ha penalizzato quasi tutti i comuni della Valtiberina. Un metodo di ripartizione a nostro avviso assolutamente iniquo, figlio di una politica gestionale che non ci rappresenta e verso la quale la nostra Amministrazione ha espresso più volte il suo fermo disappunto.

A causa di un processo di aggiustamento delle tariffe che mira ad uniformare il costo del servizio in tutto il macro ambito “Toscana-Sud” (province di Siena, Grosseto, Arezzo), il nostro territorio ha dovuto subire i maggiori rincari: secondo tale meccanismo è come se in alcuni comuni della Valtiberina, a tre anni dal subentro della SEI, lo standard dei servizi sia ancora più alto rispetto alle tariffe pagate e dunque, anno dopo anno, ci troviamo (e purtroppo ci troveremo anche in futuro) a pagare di più rispetto allo storico precedente. In altre parole dobbiamo (e dovremo) pagare ogni anno di più non tanto per nuovi servizi aggiuntivi, ma per un aumento graduale dei costi fissi che è stato deciso e quantificato dall'ATO negli anni precedenti.

Inutile dire che tutto ciò ci appare davvero paradossale se si considera che negli ultimi anni la qualità del servizio di raccolta dei rifiuti non è di certo migliorata. Un paradosso doppio se poi si considera che tali aumenti ci sono stati imposti dall'ATO, cioè da quell'ente – di cui siamo parte per lo 0,77% – che in teoria dovrebbe esercitare un'azione di tutela nei confronti dei comuni stessi. Aumenti che peraltro arrivano in un momento particolare, nel bel mezzo di un'inchiesta, quindi in un contesto in cui, essendo il gestore stesso commissariato, sarebbe stato forse più opportuno sospendere qualsiasi decisione relativa agli aumenti tariffari. Insomma una sorta di forzatura alla quale il Consiglio Comunale di Sansepolcro non può opporsi in virtù degli obblighi dettati da queste gestioni che implicano l’integrazione della tassa sui rifiuti tra le voci del bilancio comunale.

In questo contesto in cui il margine di azione appare molto esiguo, l'Amministrazione comunale è già da mesi al lavoro per efficientare il servizio di raccolta e puntare sempre di più sulla differenziazione dei rifiuti. Una sfida difficile, quest'ultima, che sarà possibile vincere solo grazie alla sensibilità etica e al coinvolgimento attivo dei cittadini, dato che il modello di gestione attuale rende molto oneroso e, allo stesso tempo, poco remunerativo investire sulla raccolta differenziata.

A questo proposito, il nostro Comune si è impegnato a promuovere un progetto per la raccolta differenziata in tutti i plessi scolastici facenti capo al liceo “Città di Piero” (biennio e triennio del liceo e ITE “Pacioli”); grazie al coinvolgimento attivo degli alunni e del personale scolastico questo progetto mira proprio a sensibilizzare la cittadinanza su questo tema e a promuovere la pratica della raccolta differenziata.”

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