Sanitari in piazza domattina per difendere i propri diritti

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06 Luglio 2020

La fase dei medici e infermieri “eroi” da sostenere e premiare è già finita ed esplodono le contraddizioni e le criticità. È per questo che domattina dalle ore 9.30 le lavoratrici e i lavoratori della sanità umbra saranno in piazza a Perugia, sotto la sede della Regione (alle, ore 9.30) in assemblea con Cgil, Cisl e Uil, per manifestare e mettere a nudo i tanti problemi irrisolti che attraversano il settore e soprattutto la mancanza di un confronto su organizzazione e programmazione delle attività in questa nuova fase dopo il picco dell’emergenza Covid-19. 

 “Da mesi ci viene promessa l’apertura di un confronto per una riorganizzazione che valorizzi la sanità pubblica e garantisca sicurezza a lavoratori e cittadini - affermano Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, i sindacati dei lavoratori pubblici - ma a questa promessa non sono seguiti i fatti».

Potenziamento degli organici, riorganizzazione che rafforzi e non indebolisca la sanità pubblica sul territorio.

Tra i punti che i sindacati mettono alla base della mobilitazione c’è anche la riduzione dei tempi di attesa per i cittadini che accedono ai servizi sanitari, tempi che si sono dilatati ulteriormente dopo l’emergenza degli ultimi mesi:

«Riteniamo fondamentale individuare e condividere strumenti che possano ridurre queste attese e garantire le prestazioni del servizio sanitario pubblico, perché il Covid non può diventare la scusa per la privatizzazione della sanità”. 

E a proposito di accesso ai servizi sanitari pubblici e di liste d’attesa, martedì in piazza a Perugia ci saranno anche i lavoratori di Umbria Salute, la partecipata della Regione che si occupa delle prenotazioni medico-sanitarie, al cui interno circa 180 lavoratrici e lavoratori precari con contratti in scadenza rischiano di perdere il lavoro. 

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