Rimosse le bombe nel cantiere di Bocca Trabaria. Gli ordigni sono stati fatti brillare in una cava

di:
10 Ottobre 2018

Concluse con successo le operazioni di recupero dei tre ordigni bellici rinvenuti nel cantiere per il ripristino della frana di Bocca Trabaria, a San Giustino. Le bombe sono state disinnescate e trasportate in una cava nel perugino dove nel primo pomeriggio di ieri sono state fatte brillare.

E' stato eseguito tutto l’iter come era stato stabilito dalla riunione tecnica tenutasi in Prefettura a Perugia lunedì 8 ottobre. Le operazioni sono state svolte dal 6° Reggimento Genio Pionieri: l’area in questione, posta al chilometro 16 e 550 di Bocca Trabaria, è stata completamente sgomberata e poi bonificata al termine dell’intervento nel primo pomeriggio. I tre ordigni presentavano delle caratteristiche sicuramente particolari, le quali hanno richiesto un tempo di disinnesco leggermente maggiore rispetto al cronoprogramma che era stato previsto in Prefettura. Si trattava di bombe d’aereo, ognuna delle quali contenente 50 chilogrammi di tritolo, di fabbricazione italiana con innesco improvvisato per azioni di sabotaggio: erano collegate tra di loro e con un innesco modificato rispetto a quello di fabbricazione. Il detonatore è stato fatto esplodere sul posto dopo le dovute verifiche di sicurezza, dopodiché le bombe sono state trasferite nel sito di brillamento finale presso la Cava di Monticchio in località Monte Petroso, vocabolo Caselle Colle Umberto, nel Comune di Perugia.

Le operazioni si sono avvalse pure dell’ausilio di un robot in dotazione al 6° Reggimento Genio Pionieri ad alta tecnologia, proprio per garantire l’incolumità degli artificieri. Al via ora le operazioni di bonifica della zona cantierizzata per scongiurare la presenza di altri ordigni. Ultimate le operazioni potranno riprendere i lavori di ripristino della strada che collega l'Umbria con le Marche.

Tags