Partito di Rifondazione Comunista: " il governo e il Partito Democratico continuano a danneggiare il sistema di istruzione del Paese"

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11 Ottobre 2017

La passerella politica che il ministro Fedeli farà a Città di Castello e all'Università di Perugia non può certo coprire le responsabilità del governo e del Partito Democratico, che ancora in questi mesi continua a danneggiare il sistema di istruzione del nostro Paese.
Il crollo delle immatricolazioni agli atenei e la diminuzione del numero dei laureati sono la logica conseguenza delle politiche di smantellamento e svuotamento del mondo dei saperi .Le borse di studio sempre meno coperte e l'aumento delle tasse universitarie vanno di pari passo al processo di precarizzazione dell'università, e in generale del mondo della conoscenza.
Le scelte del governo Gentiloni e degli esecutivi precedenti hanno cristallizzato una situazione devastante, che va in peggiorando senza rendersi conto che l'unico intervento da fare sul mondo della ricerca è quello di un rifinanziamento organico e strutturale che quantomeno ambisca a restituire il maltolto della tanto sciagurata riforma Gelmini.
L'inarrestabile aziendalizzazione degli atenei, asserviti alle più bieche logiche aziendalistiche sono il l'altra faccia della Legge 107, la Buona Scuola, quella dell'alternanza scuola-lavoro come traguardo dell'idea del lavoro come concessione, della figura dello studente come unità lavorativa a costo zero senza diritti e senza tutele. Il prolungamento coatto dell'orario scolastico e l'irruzione forzata dei "percorsi di alternanza" nei programmi di offerta formativa sono il contesto in cui si sviluppa la loro idea di istruzione.
Noi sosteniamo un piano di rifinanziamento della scuola e dell'università pubbliche, un'interruzione dei finanziamenti alle scuole paritarie, una revisione del sistema di governance degli atenei con un recupero dei poteri degli organismi di rappresentanza delle scuole e degli atenei, poteri sottratti dalle scelte politiche dell'ultimo decennio.
Siamo per un investimento serio e di prospettiva sulla ricerca, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, per la stabilizzazione dei precari della scuola e pretendiamo che la politica rimetta tra le sue priorità il mondo dell'istruzione. Il tempo degli spot elettorali è finito.

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