Ordine del Giorno ANPI: lo stanco rito di una sinistra che pretende di rappresentare un Popolo che ormai rifiuta una verità di parte

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18 Aprile 2018

È stato approvato in Consiglio Comunale a Città di Castello, un ordine del giorno proposto da ANPI, sebbene abbia ottenuto solo 13 voti a favore. “Il minimo indispensabile, di una maggioranza consiliare zoppicante sostenuta dal soccorso rosso della falsa lista civica di Castello cambia per dare a una minoranza chiassosa e antidemocratica il contentino pre 25 aprile”. Esordisce così Andrea Lignani Marchesani capogruppo di Fratelli d’Italia. “Partecipare a questo voto, anche esprimendo parere contrario, significava legittimare una proposta irricevibile e che assassina il più sacro diritto democratico, quello della libertà di pensiero e di espressione”. Continua Lignai - “Chi contraddice l'Anpi non può avere diritto di parola, questo il senso di un delirante ordine del giorno che pretende di imporre con un atto di indirizzo il divieto di una libertà costituzionale. Una brutta pagina per Città di Castello che vede i propri rappresentanti istituzionali cedere alla prepotenza di una piccola minoranza di estrema sinistra. Questo ordine del giorno viene approvato non senza mal di pancia esclusivamente in Comuni amministrati dal centrosinistra e questo la dice lunga sulla mancanza di rappresentatività istituzionale di un'associazione di parte. Patetiche poi le considerazioni su Giovanni Gentile, un grande della storia d'Italia sul cui nome dovrebbero sciacquarsi la bocca tutti successivi Ministri della Pubblica Istruzione, fatte dal Capogruppo PD.  Si godano Anpi e i rossi di Castello cambia questa vittoria di Pirro che sminuisce anche gli atti di eroismo e patriottismo che ci sono stati nella Resistenza”. “ll giudizio su quella pagina di storia – conclude Lignani - quella della resistenza rossa (di colore politico e di sangue versato) e sull'oblio cui sono destinati certi avvenimenti e certi personaggi lo hanno dato gli Italiani e i tifernati, soprattutto le giovani generazioni, lo scorso 4 marzo”.

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