Oltre 600 le persone vaccinate nei due punti dedicati: oggi anche un ospite speciale...

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06 Giugno 2021

C’era anche il sindaco Luciano Bacchetta tra le circa 600 persone vaccinate oggi a Città di Castello. Una media giornaliera ormai consolidata nei due punti vaccinali della palestra dell’Istituto Ippolito Salviani e del Cva di Trestina, dove sono circa 4 mila alla settimana le somministrazioni di sieri anti Covid-19. “Il segnale dell’accelerazione della campagna vaccinale che attendevamo a Città di Castello e in Altotevere”, ha commentato il primo cittadino all’uscita dalla palestra dell’istituto Salviani, dove ha incontrato, tra gli altri, il direttore del Distretto Alto Tevere dell’Usl Umbria 1 Daniela Felicioni e il dottor Giancarlo Martinelli, medico in pensione che presta la propria opera di volontario nel punto vaccinale. “La campagna vaccinale sta proseguendo in maniera davvero massiccia in questa fase, con dati molto alti, dopo una partenza complessa”, ha sottolineato Bacchetta, dando atto a tutto il comparto sanitario, in particolare a quello dei servizi territoriali, di un grande lavoro, con ammirevole impegno civile e sociale”. “Stamattina ho potuto constatare in prima persona che c’è una grande efficienza e sono contento delle scelte che abbiamo fatto per i nostri centri vaccinali, grazie anche all’intervento della Provincia di Perugia per la palestra del Salviani”, ha aggiunto il sindaco, sottolineando “l’adeguatezza degli spazi individuati, ma soprattutto la grande gentilezza e professionalità degli operatori delle nostre strutture sanitarie, che sono stati messi alla prova dalla disgrazia del Covid-19 e stanno rispondendo davvero molto bene”. Bacchetta ha quindi invittao tutti i tifernati a “continuare a tenere alta la guardia, perché i dati di ieri, con nove nuovi positivi e otto guariti, dimostrano che la circolazione del virus continua a essere ancora piuttosto intensa”. Come presidente della Provincia di Perugia, Bacchetta ha quindi espresso soddisfazione per la campagna vaccinale finalizzata a rendere “Covid free” la Valnerina, da Norcia ad Arrone, che partirà martedì 8 giugno dal comune Poggiodomo. “Ci sarà un’autentica vaccinazione di massa, senza procedere per fasce d’età, che rappresenta un segnale importante per una zona che soffre per le grandi difficoltà seguite al terremoto”, ha puntualizzato Bacchetta, nel ringraziare il commissario straordinario regionale per l'emergenza coronavirus Massimo D'Angelo, il generale Saverio Pirro, il colonnello Marchi e il maggiore Magrini che stanno mettendo a punto i dettagli dell'operazione insieme a Gino Emili per la Provincia di Perugia. In occasione della vaccinazione, il sindaco Bacchetta ha fatto il punto della situazione locale con il direttore del Distretto comprensoriale dell’Usl Umbria 1 Felicioni. “In base alle dosi di vaccino che ci arrivano dal livello nazionale, stiamo vaccinando circa 300 persone al punto vaccinale del Salviani e circa 300 al Cva di Trestina, tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle 8.30 fino alle 20.00”, ha spiegato la responsabile sanitaria, che ha evidenziato: “se i vaccini continueranno ad arrivare a questo ritmo, ne faremo anche più di 4 mila alla settimana, perché l’obiettivo è vaccinare tutte le persone che aderiscono alla campagna nel più breve tempo possibile”. “La campagna sta procedendo speditamente e devo ringraziare tutti gli operatori, i medici dipendenti del servizio, i medici messi a disposizione dalla Protezione Civile con contratti ad hoc, i medici dell’Usca e i medici volontari che ci stanno dando una grande mano”, ha detto Felicioni, aggiungendo la riconoscenza al sindaco Bacchetta per “averci dato l’opportunità di disporre di spazi veramente adeguati per la vaccinazione, nei quali gli operatori al lavoro, oltre alla professionalità, mettono anche una capacità di accogliere le persone che è veramente caratteristica delle comunità dell’Alta Valle del Tevere”. A testimoniare il clima ideale nel quale sta procedendo la campagna vaccinale è stato il dottor Martinelli. “Ci siamo trovati a lavorare in equipe miste, con medici, operatori sanitari, specializzandi, volontari e devo dire che in tutte le situazioni prevale un senso di grande unione e  collaborazione”.  “Si avverte in maniera davvero forte l’ideale di impegnarsi per il bene comune, per la comunità, uno spirito che è davvero bello da vedere nei giovani, ai quali questa esperienza servirà moltissimo in futuro”, ha rimarcato Martinelli.

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