Nuova legge per l'Enoturismo, la Toscana punta sul settore

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18 Febbraio 2020

Il vino è uno dei “motori” della Toscana in genere, intorno a questo prodotto di grande eccellenza nel territorio aretino così come in Toscana, con la nuova legge regionale sull’Enoturismo, che riguarda tutto il movimento turistico connesso e collegato al vino, cresceranno ulteriormente i numeri già significativi del settore, una fetta interessante di turismo sempre più in fermento e di tendenza che sceglie di vivere un’esperienza a 360° sempre più a contatto con la natura, con il paesaggio e con tutte le attività ad esso connesse. “La nuova legge regionale infatti va a modificare la legge più generale sull'agriturismo aggiungendo norme e dettagli specifici per il settore del vino – spiega Lidia Castellucci Presidente di Coldiretti Arezzo – un traguardo importante per le imprese voluto da Coldiretti che oggi potranno far degustare e vendere il proprio vino in abbinamento ad alimenti tipici locali freddi, raccontando ai turisti le vere peculiarità delle produzioni di qualità vitivinicole”. Ma che cos’è l’Enoturismo e quali aspetti racchiude? Si tratta delle attività di conoscenza del vino svolte nel luogo di produzione, le visite dei vigneti, di luoghi di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione della vite, la degustazione e la commercializzazione delle produzioni vinicole aziendali anche in abbinamento ad alimenti, le iniziative a carattere didattico e ricreativo nell'ambito delle cantine. Per accogliere in vigna e in cantina i turisti basterà una comunicazione di inizio attività e si potrà far degustare e vendere il vino insieme a prodotti tipici locali – specifica il Presidente Castellucci - una semplificazione notevole che permetterà alle aziende di sapersi valorizzare al meglio ed attivare nuove ed importanti fonti di reddito.

 

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