Nei prossimi giorni interrogatorio di garanzia per il 57enne tifernate che ha tentato di uccidere l'anziana madre
Si svolgerà probabilmente all’inizio della prossima settimana l’interrogatorio di garanzia per l’uomo di 57 anni di Città di Castello che dalla serata di giovedì è in carcere a Capanne dopo aver tentato di uccidere l’anziana madre malata.
Entro cinque giorni dall’arresto deve essere svolto l’interrogatorio per confermare o meno la misura cautelare emessa nel pomeriggio di giovedì in flagranza per il reato di «tentato omicidio aggravato in danno di un ascendente».
L’uomo, pensionato e finora incensurato in queste ore ha nominato come legale l’avvocato Nada Lucaccioni,
e dovrà rispondere del perché ha cercato di strangolare l’anziana mamma, inferma a letto.
«Non volevo più vederla soffrire», avrebbe detto.
La mamma -82 anni- è in ospedale, ma non corre pericolo di vita.
Il terribile episodio era accaduto giovedì pomeriggio in via Rigucci, nel quartiere La Tina in una palazzina dove vivono insieme la donna, disabile per i postumi di un ictus, l’anziano marito-82 anni- e il figlio.
Quest’ultimo, dopo aver messo le mani al collo della mamma nell’intento di ucciderla, è stato fermato dal padre al quale ha fornito vaghe giustificazioni, quindi ha chiamato il 112 confessando quanto aveva commesso poco prima.
Quando i militari dell’Arma sono entrati nell’abitazione hanno trovato il cinquantasettenne che li attendeva e che li ha condotti verso l’anziana madre, stesa sul letto che respirava a fatica.
L’uomo, reo confesso del tentato omicidio, è stato poi portato in caserma nella sede della compagnia di Città di Castello per un lungo interrogatorio al termine del quale è scattato l’arresto ed è stato associato al carcere di Capanne dove si svolgerà l’interrogatorio.