Muore di Covid in Perù il vescovo umbro Ivo Baldi

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12 Giugno 2021

Dopo un lungo ricovero in ospedale, è morto il vescovo della diocesi peruviana di Huari, mons. Ivo Baldi Gaburri, originario di Città di Castello dove era nato il 27 marzo 1947. Don Ivo aveva contratto il Covid e da oltre due settimane stava lottando contro la malattia nell’unità di terapia intensiva della clinica San Paolo a Huaraz. Il virus gli aveva causato alcune complicanze che lo hanno portato al decesso. La notizia della sua morte ha raggiunto l’Italia e l’Umbria dall’America Latina attraverso la rete dei tanti volontari, dei missionari e dei consacrati che vivono al fianco dei poveri in Perù e negli altri paesi sudamericani, grazie all’Operazione Mato Grosso della quale monsignor Baldi era stato uno dei fondatori. Monsignor  Baldi  era stato ordinato sacerdote nell’ottobre del 1971 nella cattedrale di Città di Castello. Si è occupato in Italia per qualche anno dei giovani dell’Operazione Mato Grosso, prima di partire per il Perù nel 1975, come missionario “fidei donum”. Nel paese latinoamericano è stato parroco e poi rettore del seminario di Pomallucay nella prelatura di Huari e poi vicario generale della stessa comunità.  Nel dicembre del 1999, papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Huaraz e qui riceve l’ordinazione episcopale il 6 gennaio 2000 dallo stesso pontefice in viaggio nel paese del sud America. Nel febbraio 2004 è lo stesso Giovanni Paolo II a nominarlo vescovo prelato di Huari, territorio che nell’aprile 2008 papa Benedetto XVI ha elevato al rango di diocesi, facendo proprio di don Ivo il primo vescovo della comunità.

 

 

“Una notizia sconvolgente, triste, quella che abbiamo appreso ieri in tarda serata sulla scomparsa di Monsignor Ivo Baldi Gaburri, vescovo della diocesi peruviana di Huari, direttamente dalla rete internazionale dei volontari e delle organizzazioni dei missionari di cui lui era un punto di riferimento da sempre. Monsignor Ivo era come si suol dire un tifernate “doc”, come tutta la la sua famiglia, ordinato sacerdote a Città di Castello e poi impegnato in prima linea accanto ai giovani, ai bisognosi, agli ultimi in tutto il mondo alla guida dell’Operazione Mato Grosso fino alla nomina a vescovo nel 1999 da Papa Giovanni Paolo II a Huaraz in Perù. Nonostante le migliaia di chilometri di distanza e le lunghe assenze da Città di Castello, monsignor Ivo Baldi ha mantenuto senpre vivi i contatti con la sua famiglia prima di tutto, con la diocesi, la comunità tifernate, le parrocchie e le associazioni di volontariato spesso straordinarie protagoniste di veri e propri ponti umanitari e solidali nell’ambito di iniziative comuni, spontanee direttamente con Lui. Una persona straordinaria, un nostro concittadino speciale, un alto rappresentante della chiesa mondiale che rimarrà per sempre nei cuori e nel ricordo di tutti noi per quello che è stato, per quello che ha fatto, e per il sorriso, la mitezza d’animo, la gentilezza e orgoglio di appartenere a questa comunità che amava tanto”. E’ quanto dichiarato dal sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, dopo aver appreso la notizia della scomparsa di Monsignor Ivo Baldi Gaburri. “La giunta, il consiglio comunale, la comunità tifernate si stringono attorno alla famiglia, alla comunità religiosa internazionale, alla chiesa tifernate, al suo Vescovo Domenico Cancian, che sappiamo essere molto provato da questa notizia”, ha concluso il sindaco Bacchetta.

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