Mozione Lega Nord su moratoria centri culturali islamici: ancora una volta l'atto non viene votato per mancanza di numero legale

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20 Ottobre 2017

Un dèja vu. Ancora una volta la mozione della Lega Nord Umbria sulla chiusura dei centri culturali islamici divide il consiglio regionale che salta la votazione per mancanza di numero legale. Il consigliere del carroccio Valerio Mancini, promotore dell’iniziativa in AltoTevere, assieme al collega Fiorini ha denunciato nel corso della conferenza stampa, svoltasi questa mattina a Palazzo Cesaroni, l’immobilismo in cui versa la Regione Umbria a causa di una maggioranza che non delibera un atto da oltre un mese, “tenendo un comportamento irresponsabile e irrispettoso”. “Ieri – ha detto Mancini – si è verificata 'la tempesta perfetta': Il Pd che non si assume la responsabilità politica di un voto ad una mozione protocollata il 26 Gennaio 2016 e granelli di sabbia che hanno dato fastidio agli ingranaggi di parte del centro destra. Vorrei innanzitutto sottolineare – ha esordito Mancini - l'apertura non estemporanea del consigliere
Guasticchi che sulla questione sta tenendo un comportamento molto chiaro. Diversamente da qualcuno del centrodestra che, durante la trattazione della mozione, si è alzato pensando di dare lezioni
rispetto ad un regolamento d'Aula invece chiarissimo. Con il collega Squarta (Fdi) abbiamo chiarito la sua posizione in ordine alla mozione sulla moschea e mi ha assicurato che, al prossimo consiglio regionale, Pd permettendo, la voterà, mentre con il consigliere Nevi non ci sono stati contatti e a mio avviso si tratta di “comportamento incomprensibile" da parte capogruppo di Forza Italia. Da tempo - hanno ricordato Mancini e Fiorini - il consiglio regionale non delibera un atto a causa di dissidi interni al Pd che si riversano sui cittadini. Invece di pensare alla spartizione di poltrone la presidente Marini e la Giunta regionale, al pari della maggioranza consiliare, dovrebbero riflettere e trovare soluzioni a problemi molto più seri e preoccupanti, a partire dalle numerose vertenze in atto, dalla disoccupazione giovanile al 26,8 per cento e alle oltre 50mila famiglie sulla soglia della povertà. Invece di continuare a spendere sempre più soldi per l'accoglienza si pensi di più agli umbri e alla loro sicurezza”. La Lega Nord Umbria ha poi ricordato di aver scritto una lettera alla Presidente Porzi per invitarla ad intervenire sin dalle prossime assise affinché non si ripetano situazioni come quelle verificatesi nell'ultimo periodo, inoltre è stato reso noto che l’intera opposizione ha firmato la mozione di censura, a marchio Lega Nord, per l’assessore Chianella.

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