Lungo Tevere a Sansepolcro, il consigliere leghista Rivi chiede quale sia il futuro del progetto

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17 Gennaio 2020

La viabilità sulla sommità arginale del fiume Tevere è stato un argomento dibattuto a più riprese nel contesto politico valtiberino, e su questo tema la Lega ha seguito la situazione che si è venuta a creare ormai qualche anno fa, con l’apposizione dei divieti di transito nel noto argine. Oggi il consigliere leghista biturgense Alessandro Rivi denuncia che “per famiglie e attività produttive che si trovano costrette a utilizzare questa strada i disagi sono stati molti, e l’”empasse” si è sbloccato fra fine 2015 e inizio 2016, ma non con una soluzione definitiva.   Ad oggi, a seguito dell’ultima risposta all’interrogazione di Rivi in Consiglio Comunale, qualcosa si sta muovendo: l’amministrazione comunale di Sansepolcro ha manifestato l’intenzione di costituire un Consorzio fra ente pubblico e privati, deputato alla gestione e al mantenimento della strada arginale. E0’ ancora un semplice atto d’indirizzo e si deve ora creare il presupposto per una sistemazione della strada arginale, possibilmente in tempi brevi.  Ma Rivi stigmatizza la riluttanza della giunta biturgense a coinvolgere il Comune di Anghiari, interessato alla cosa perché la sommità arginale attraversa con continuità sia il territorio anghiarese sia quello di Sansepolcro: la Lega auspica una gestione “associata” fra Anghiari e Sansepolcro, che  secondo Rivi “creerebbe delle economie di scala”, di grande vantaggio in particolare per i cittadini delle frazioni interessate i Sansepolcro e Anghiari.

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