L’ospedale di Città di Castello perde la farmacia

La questione sarà oggetto di dibattito nel prossimo consiglio comunale

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03 Luglio 2022
ospedale cdc

A Città di Castello tiene banco la questione del depotenziamento dell’ospedale, che perde il servizio farmaceutico. A segnalare la questione in alcuni documenti che finiranno al vaglio del consiglio comunale, i consiglieri Emanuela Arcaleni (Castello Cambia) e Roberto Brunelli (Partito Democratico).

Il riferimento è alla delibera del direttore generale (la numero 540 del 4 maggio 2022) nella quale si prevede che «a partire già dal 4 luglio saranno soppressi i magazzini economale e farmaceutici, centralizzando tutto a San Sisto sotto la gestione dalla cooperativa vincitrice della gara».

Al posto della farmacia rimarrà nel Tifernate un piccolo punto distribuzione farmaci. Le consegne tra il magazzino di San Sisto e la struttura di Città di Castello avranno cadenza quindicinale. Si potrebbe dunque verificare un grosso disservizio a seguito della chiusura della farmacia dell’ospedale.

Il consigliere del Pd Brunelli chiede dunque  a sindaco e giunta di valutare «se questa amministrazione ritiene necessario impugnare la delibera nelle sedi opportune».

Il polo ospedaliero di Città di Castello garantisce i servizi sanitari di diagnosi, terapia e assistenza per un bacino comprensoriale di quasi 100 mila abitanti, e questo nuovo ‘taglio’ è stato accolto con critiche anche dal consigliere Emanuela Arcaleni che chiede conto «delle ripercussioni in ordine alla fornitura dei farmaci nei reparti dell’ospedale e verso i cittadini che ne hanno diritto».
 

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La questione sarà oggetto di dibattito nel prossimo consiglio comunale