Lavori alla diga di Montedoglio, quattro società nei guai

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04 Dicembre 2021

Chiuse le indagini della procura di Arezzo relative al cantiere di ricostruzione della parte di diga di Montedoglio, con l’avviso a quattro società per reati che a vario titolo vanno dalla gestione illecita di rifiuti speciali al falso ideologico commesso dal privato in certificazioni. I lavori sono quelli legati al crollo del 29 dicembre 2010. Gli accertamenti sono scattati da parte dei carabinieri forestali della stazione di Sansepolcro, dopo la consegna, nel gennaio 2020, da parte dell'ente Acque Umbre Toscane delle opere di rifacimento della porzione crollata dell'invaso alla società vincitrice dell'appalto, che aveva chiesto e ottenuto l'autorizzazione per avvalersi di altre ditte. All’esito dei controlli, coordinati dalla procura di Arezzo ed eseguite insieme al gruppo ambiente della stessa procura, sarebbe emerso che le società avrebbero gestito illecitamente oltre 7 mila tonnellate tra terre e rocce da scavo, smaltiti in due impianti della Valtiberina. Ma di questi uno sarebbe stato del tutto sprovvisto di autorizzazione, l'altro avrebbe operato in violazione di quella ottenuta. Le indagini, secondo quanto emerso, hanno ipotizzato per una società anche il reato di falso.

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