L'Amministrazione comunale di Umbertide intende fare chiarezza su quanto accaduto in un asilo, dove un bimbo ha rischiato di soffocare

di:
28 Novembre 2017

“L’asilo nido è un servizio educativo e sociale che accoglie i bambini da 3 mesi a tre anni di età, integrando l’opera della famiglia, in modo da favorire un equilibrato sviluppo psico-fisico, e aiutando il piccolo a superare le difficoltà proprie dell’età e ad acquisire le abilità, le conoscenze nonché le dotazioni affettive e relazionali utili per costruire un’esperienza di vita ricca ed armonica. Episodi come quello accaduto ieri mattina attengono alle fatalità e alle imprevedibilità della vita; tale fatto sarebbe potuto accadere anche a casa o in qualsiasi altro luogo, con conseguenze imprevedibili, ma fortunatamente la professionalità delle educatrici e il tempestivo intervento dei sanitari ha scongiurato il peggio. Questi sono i fatti, pertanto non sono comprensibili certe affermazioni assolutamente fuori luogo apparse sulla stampa: paragonare la frequenza degli asili nido di Umbertide ad un fatto drammatico come la guerra è veramente allucinante. La stampa dovrebbe riportare in maniera oggettiva i fatti, come richiederebbe la professionalità di un giornalista, senza tentare di screditare il lavoro che, con estrema professionalità e dedizione, svolge il personale operante negli asili nido pubblico e privati della città. Ogni giorno l'asilo nido comunale (aperto nel 1981) e gli asili nido privati (che funzionano dal 2002) accolgono complessivamente 125 bambini, per la quasi totalità della giornata, dalle ore 7,15 alle ore 19, praticamente tutti i giorni dell'anno escluse le festività e qualche brevissima chiusura. Si tratta di strutture in cui operano figure altamente qualificate, sotto la supervisione di un coordinatore pedagogico, e continuamente formate attraverso corsi di aggiornamento finalizzati ad offrire al bambino un ambiente sano e stimolante per la sua crescita, psicofisica ed emotiva. Anche quando si parla di sicurezza, si dovrebbe considerare che, dal punto di vista pedagogico, la delicate fasi di sviluppo nel bambino di competenze, abilità e autonomie hanno insito il rischio, la non “sicurezza”, legata a dimensioni di incertezza e imprevedibilità dell’esperienza educativa e al desiderio da parte del piccolo di mettersi alla prova, imparando così a scoprire, indagare e problematizzare il mondo, “entrando nella vita”, attraverso eventi e situazioni che sollecitano curiosità, domande e mettono in gioco mente e corpo. Un ringraziamento particolare al personale sanitario che a vari livelli è intervenuto, con rapidità e professionalità, anche attraverso il supporto determinante di equipe specializzate della Toscana che hanno permesso di portare a buon fine l'intervento. Infine cogliamo l'occasione per rivolgere al bambino i più sentiti auguri per una pronta guarigione e un felice ritorno all'asilo nido”.

L'Amministrazione comunale di Umbertide

Tags