La proposta: uno scontrino «salva vita», con i numeri utili per i centri antiviolenza

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09 Marzo 2021

Alla cassa della farmacia pronti a ricevere i prodotti acquistati e lo scontrino “salvavita” con impressi numeri telefonici ed informazioni utili per richiedere interventi e soccorsi immediati ai centri antiviolenza collegati. «Se sei vittima di stalking o violenza chiama il 1522 o il centro antiviolenza nella tua città al 3534164699». Poche parole ma efficaci e necessarie per poter avere sempre a portata di mano numeri utili all’occorrenza in casi di pericolo per la propria incolumità. Sempre maggiori sono i casi di violenza domestica e di genere: lo dimostrano anche i dati, che mettono in luce come nel periodi dell'emergenza Covid gli episodi non siano mai diminuiti, anzi. Un aumento che in Umbria è testimoniato dall’Istat, che ha condotto un’analisi dei dati contenuti nel dataset del numero verde antiviolenza 1522 nel periodo compreso tra marzo e giugno 2020 da cui emerge come durate tale periodo siano state 64 le donne vittime di violenza (26 in piu’ rispetto al 2019) mentre le chiamate effettuate al numero antiviolenza sono state 125, 42 in piu’ rispetto al 2019. L'inedita proposta, fra le prime nella regione Umbria (già in pratica nella vicina Toscana), è oggetto di una interpellanza prima firmataria, Letizia Guerri assieme ai consiglieri comunali del Partito democratico, Massimo Minciotti, Mirko Pescari e Luciano Tavernelli che contempla anche la richiesta di adesione delle Farmacie Comunali, di quelle private e di tutte le attività commerciali attraverso una adeguata e capillare campagna di comunicazione diretta ai cittadini. «Si rende necessaria la più diffusa sensibilizzazione ed informazione in merito ai servizi messi a disposizione delle vittime di abusi per far emergere situazioni di violenza e di stalking, Servizi nazionali, regionale e territoriali – si legge dell’interrogazione dei consiglieri Pd - il momento piu’ complesso e critico in termini psicologici e anche di sicurezza delle vittime è proprio la richiesta di aiuto». Guerri, Minciotti, Pescari e Tavernelli sottolineano infine che «dal 25 novembre a Città di Castello le volontarie dell’Associazione Liberamente Donna, il Comune con la zona sociale dell’Alto Tevere, hanno non solo attivato il numero antiviolenza 3534164699 operativo 24 ore su 24 ma anche un centro dedicato alle donne vittime di violenza in via Luca Signorelli, purtroppo già pienamente in attività a soli tre mesi dall'inaugurazione».

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