La Lega Nord Valtiberina interviene sulla realtà locale del bracconaggio ittico

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15 Luglio 2017

La recente attività dei Carabinieri forestali al Lago di Montedoglio dà finalmente una svolta ad un fenomeno che va avanti da tempo, che è quello del bracconaggio.

E’ la Lega Nord Valtiberina ad affermarlo, ricordando che la dimensione delle reti utilizzate, la dotazione di furgoni e dell’attrezzatura sono aspetti che danno idea di come questa attività portasse nelle tasche di questi gruppi di persone di origine rumena molti soldi. La Lega si è rapportata con chi pratica lo sport della pesca e con chi conosce l’attività di questi gruppi organizzati, il che ha dato conferma del fatto che spesso si sottovaluta l’attività di queste persone, pensando a bracconaggio di piccolo taglio, mentre risulta dalle testimonianze che questi gruppi operano da almeno due anni, presumibilmente in un raggio d’azione che va dall’Emilia Romagna fino all’Umbria arrecando gravi danni al territorio e alla sua fauna acquatica.

La Lega Nord riconosce che le forze dell’ordine, in particolare i carabinieri forestali, svolgono un lavoro encomiabile, considerando anche la carenza di personale e di mezzi. Ma gli orari dei controlli spesso non combaciano con gli orari in cui agiscono i bracconieri e la mancanza di un mezzo a motore, anche di piccola taglia, per pattugliare il lago, non permette di individuare reti nell’acqua. Secondo la Lega Nord un grosso aiuto potrebbe essere portato puntando sulla riqualificazione: permetterebbe di scoprire le reti dei bracconieri più velocemente e salvare il pesce. Questo porterebbe i pescatori locali a investire maggiormente sul lago, che in questo momento non è ricco di pesce, magari favorendo la ripopolazione della fauna, creando anche indotto con eventi. Purtroppo oltre a questi fenomeni di bracconaggio, si assiste anche alla strafottenza e all’inciviltà di gruppi che sporcano la zona, lasciando rifiuti di ogni genere, lasciando quindi il lago in condizioni pietose.

Serve quindi una riqualificazione della zona, investendo in controllo, dando i mezzi alle autorità; rivedere la regolamentazione della pesca anche per i pescatori locali, che già fanno molto, avendo creato ronde, attività antibracconaggio, facendo un lavoro di tutto rispetto. Detto ciò la Lega Nord si impegna a un’attività di sensibilizzazione, nelle sedi in cui è presente riguardo a questo problema, nel rispetto della legalità e di tutti coloro che pagano una licenza per pescare.

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