L' associazione politico-culturale "Il Mosaico" torna a parlare dei temi caldi di questo fine estate

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25 Agosto 2017

Il calcio che riparte dalla promozione, la pallavolo che definire in difficoltà è dire poco, ma anche appuntamenti importanti come le feste del Prato che saltano, mentre altre manifestazioni faticano sempre più ad essere organizzate (mostra del cavallo?) ….. un’ estate in città francamente sotto tono…ci pare il caso di fare qualche considerazione in merito.
I problemi nello sport dilettantistico ce li hanno tutti, i soldi sono sempre meno, la differenza non può che farla la programmazione certamente in prevalenza a carico dei privati, ma altrettanto certamente con la regia delle istituzioni pubbliche, perché sport non è solo passione e divertimento, ma anche uno strumento fondamentale nell’ educazione dei giovani, ed è un volano di civiltà che coinvolge numerose famiglie. La quarta città dell’Umbria deve trovare al suo interno le risorse per fornire una adeguata risposta in merito, bene ad es. le sinergie create in campo calcistico, senza però dimenticare, per non ripeterli, gli errori che ci costringono ad occupare una categoria lontana dalle legittime e storiche ambizioni della nostra città.
La pallavolo poi, che solo qualche anno fa costituiva il fiore all’occhiello dello sport tifernate, annaspa in una confusione tecnica e gestionale che rischia fortemente di disperdere un patrimonio così in precedenza abilmente costruito.
Le feste rionali, estate in città, è forse arrivato il momento di ripensare quale sia il corretto utilizzo della risorsa pubblica, come si possano aiutare i cittadini che meritino questo aiuto al fine di garantire il protrarsi di tradizioni che, oltre a rendere in tema di visibilità, continuino ad essere una grande occasione di aggregazione popolare.
In tempi difficili per ciò che concerne il reperire risorse, occorrono nuove idee e nuovi slanci che riescano a captare quelle energie ancora ben presenti in città, rivedendo forse alcune regole e alcune volontà che sono figlie ormai di altri tempi. La politica , l’ amministrazione, sono chiamate a scelte coraggiose prima che un generale clima di sfiducia e una percezione di arretramento sociale e culturale diventino irreversibili, condannando la nostra città ad un impoverimento che non merita.

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