Insieme Possiamo: "sempre solerte il tempismo di MDP Sansepolcro nella vita politica"

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15 Novembre 2017

"Forse i  componenti della “ex costola sinistra” del Partito Democratico non metabolizzano l’assenza dalle sedi istituzionali dove il dibattito su questi fatti non è mancato, anzi, è stato molto chiaro e trasparente. Farebbero bene a informarsi meglio dagli ex-amici Dem che negano anche di fronte dell’evidenza.

Infatti il tesoro della Cattedrale, definita preziosa testimonianza religiosa, ha ricevuto negli anni talmente tanta considerazione che fino a pochi mesi fa la si poteva ritrovare ammassata dietro al muro divisorio posto al termine della Sala delle Pietre, pieno di polvere e calcinacci, su delle teche non a norma e senza la garanzia delle minime condizioni di sicurezza e conservazione. Ci preme precisare che l’Amministrazione ha collaborato affinché tutti i 130 pezzi, di proprietà della Diocesi, vengano restaurati e resi fruibili con la creazione di un “Museo Diocesano” che li esporrà nelle sale adiacenti alla cattedrale, ampliando così gli spazi dell’offerta culturale cittadina.

Torna di moda la storia del portone: un vero problema, aperto? chiuso? socchiuso? Retorica che dimostra la limitazione nel pensare, forse, che l’allestimento delle mostre provvisorie su Longhi e Pacioli richiedeva un’adeguata illuminazione, quindi sin da subito la soluzione della chiusura del portone fu presentata come temporanea.

Il Lavoro fatto dall’Amministrazione e dall’Assessore Marconcini, in particolare, sta dando ottimi risultati sia in termini di numeri, che in termini di qualità culturale e i risultati, evidenti, sotto gli occhi di tutti: rimanendo pubblica la gestione del Museo e sotto la direzione del Comune lo schema per la valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale sta funzionando molto bene. Tutto ciò che è destinato a fare rumore o inutili chiacchiere sta a zero.

Per il resto, ci limitiamo a segnalare che rispetto al passato tutte le opere del Museo sono state assicurate e che, proprio nelle ultime settimane, sono stati ultimati i progetti per garantire la massima tutela delle opere attraverso la corretta climatizzazione delle sale. Passi in avanti sono stati compiuti anche sull'accessibilità, sia per gli ambienti del museo che per le opere (si ricorda in merito il bando regionale vinto per migliorare la fruibilità delle stesse)

Inoltre le professionalità che attualmente lavorano nel museo – figure professionali che il Comune non potrebbe assumere direttamente a causa dei blocchi del turn over – offrono una maggior fruibilità culturale ai visitatori e mantengono saldamente l'offerta museale ancorata al territorio (essendo, tale forza lavoro, tutta di origine biturgense o comunque valtiberina e avendo studiato il patrimonio storico e artistico locale).

Visto che questi passaggi sono stati dibattuti nelle varie commissioni e in Consiglio Comunale, ci sorge un dubbio: perché gli esponenti valtiberini di MDP non hanno mai partecipato (e continuano a non farlo) a queste sedute pubbliche?

Ci duole veder tirare in mezzo Ottorino Goretti in questa diatriba: il museo è stato fortemente valorizzato senza perdere nulla rispetto alla centralità che da sempre occupa nel custodire e nel presentare il ricco patrimonio culturale cittadino. Esattamente come lui voleva. Detto ciò, sempre a proposito di Ottorino Goretti, è grazie a questa Amministrazione che l'ex-sindaco ha avuto una strada intitolata alla sua memoria; una strada importante e in una zona significativa per la storia del suo periodo amministrativo. Prima non ci aveva pensato nessuno, tantomeno chi adesso lo cita. A questi chiediamo: ma fino ad ora dove eravate?"

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