Il presidente della società rionale Graticole stila un bilancio positivo dell'edizione 2017 di Graticole in Festa

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05 Luglio 2017

Anche quest’anno Graticole in festa ha centrato l’obiettivo di riunire gli abitanti del rione e far divertire gli amici promuovendo la passione per lo sport, per il ballo, per il teatro e il piacere di stare insieme all’insegna della tradizione della buona cucina umbra”. Il presidente della Società Rionale Graticole Giuliano Piandani stila un bilancio positivo dell’edizione 2017 di Graticole in Festa che per quattro giorni, dal 29 giugno al 2 luglio, ha messo in vetrina il quartiere alla periferia di Città di Castello.

Le tigelle fatte a mano, insieme ai piatti della tradizione gastronomica regionale, per la prima volta arricchiti dal tartufo, sono stati la piacevole cornice di un fine settimana con tanti i motivi di interesse, tra i quali lo sport è stato una calamita impressionante di presenze di atleti e appassionati.

Con i 260 partecipanti al secondo trofeo podistico “Notturna Città di Castello”, organizzato dalla Società rionale insieme alla Tiferno Runners e alla Fidal Umbria con il patrocinio del Comune, e i 120 iscritti al “Trofeo Graticole – Memorial Domenico Pincardini” di ciclismo riservato alla categoria giovanissimi, organizzato dall’Unione Ciclistica Città di Castello, in questa edizione “Graticole in festa” ha ottenuto davvero riscontri entusiasmanti. Tutta da godere è stata l’esibizione delle persone diversamente abili del Club degli Avventurieri protagoniste dello spettacolo “R.I.P. – Rivoluzione In Palcoscenico”, che ha aperto la festa, nella quale anche con qualche difficoltà per il maltempo, sono comunque andate in scena tutte le serate danzanti.

“Per noi è importante dare a chi risiede alle Graticole l’opportunità di incontrarsi e vivere il quartiere – sottolinea Piandani - stando in compagnia degli amici provenienti da tutta la città e dai territori vicini, con i quali ormai ritrovarsi a cavallo tra la fine di giugno e l’inizio di luglio è diventata una piacevole tradizione”.

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