Il futuro di Villa Fatti a Sansepolcro. Tutto fermo per l'avvio dei lavori alla conversione in hotel di lusso.
Si chiamava una volta Villa Fatti, poi con l’acquisizione da parte del gruppo Nestlè divenne Casa Buitoni, fino allo scorso 31 marzo; ora che nome prenderà? Non ne sapremo nulla fino all’anno prossimo dopo che da più di otto mesi l’elegante costruzione settecentesca posta sulla collina sopra Sansepolcro è stata svuotata di tutte le attrezzature che ne avevano fatto da fine 1992 il centro di ricerca e sviluppo per i prodotti Buitoni. In quella stessa sede e nello stesso periodo agiva il centro della comunicazione e delle pubbliche relazioni della Buitoni-Nestlè. Fu anche un’operazione di immagine, che portò il logo di Casa Buitoni in giro per il mondo. Ma la multinazionale elvetica, come si dice oggi, ha delocalizzato da quest’anno i servizi attivi in quel prestigioso contenitore. La pasta fresca ora si produce a Solon, in Ohio, la pizza esce dagli stabilimenti di Nonnweiler, in Germania, e così via. Si vociferava di trasformare l’edificio in un relais di lusso, ma nessun passo è stato fatto in questa direzione. Intanto con la fine dell’anno scade anche la convenzione fra Nestlè e la cooperativa cui era affidata la gestione della struttura. Sembra che verrà rinnovata in ogni caso. Ma intanto i tentativi del Comune biturgense di giungere a capo della vicenda sono ancora in sospeso. E da parte di Nestlè tutto tace.