Il futuro del parco di Palazzo Vitelli a Sant'Egidio al centro di una interrogazione

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11 Dicembre 2020

Il parco di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio è stato al centro dell’interrogazione di Tiferno Insieme. Nicola Morini, capogruppo, ha chiesto rispetto ai lavori nel Parco del complesso e il Centro delle arte contemporanee.

«La chiusura del parco e lo stato dei lavori del Centro sono attese da tempo e non trovano fine. Il parco rinascimentale, di proprietà comunale, era stato aperto alla città e fatta tanta pubblicità in sinergia con la Fondazione. Poco tempo dopo chiusura di nuovo, a causa dei lavori per il Centro di documentazione. Quanto verrà riaperto, dato che è stato finanziato dalla Regione, quando sarà finito il Centro? Ci sono anche problemi per i guardiani? Potremmo aprirlo almeno saltuariamente. E’ in atto un bando per le mura urbiche adiacenti il bando e non vorremmo che finito il Centro, il parco si chiudesse per i lavori delle mura».

Nella risposta Luca Secondi, vicesindaco, ha detto: «Ci sarà un’area di cantiere che non pregiudicherà la fruibilità del Parco laddove fosse ritenuto opportuno ed è un auspicio specialmente in questi tempi di confinamento. Avevamo una convenzione onerosa nel 2014 per il Parco mentre i lavori del Centro sono terminati alla fine del 2019. Il comune ha contribuito per circa 190 mila euro. Aprire il parco? Questo aspetto va sviluppato, un’esperienza ce l’abbiamo, teniamo in considerazione tutti gli aspetti e non lo escludo, passo per un accordo tra Fondazione e comune. In questo momento le limitazioni alle spese correnti sono molte, dobbiamo valutarlo ma sarebbe auspicabile».

Vittorio Vincenti, capogruppo di Tiferno Insieme, ha detto «Se i lavori sul Centro sono finiti da circa un anno, perché è tutto fermo? Non credo che il cantiere delle mura, interdica la fruizione del parco. Mi dispiace che non si riesca ad aprire il parco. La prossima estate sarebbe veramente una bella iniziativa, specialmente dopo il Covid, aprirlo. La manutenzione comunque c’è almeno da come appare».

Il sindaco Luciano Bacchetta ha fatto una sintesi della vicenda di Palazzo e Parco Vitelli a Sant’Egidio: «Molti soci della Fondazione Cassa di Risparmio non volevano rilevare il Palazzo da Banca Intesa, che se lo ritrovò in proprietà in modo quasi gratuito. Io ho fatto una grande battaglia perché Fondazione Cassa di Risparmio riacquistasse il Palazzo e il parco, una battaglia durissima. La battaglia l’abbiamo vinta insieme a Italo Cesarotti, Fabio Nisi, Gabrio Renzacci che si impegnarono a riacquistare per 6 milioni di euro il complesso, anche se la maggioranza dei soci non voleva. La gestione del parco è in capo alla Fondazione, il Centro è un progetto di Comune, Regione e Fondazione. Il municipio ha fatto tutta la sua parte e ci sono dei tempi tecnici legati a Fondazione e Regione ma credo che siamo alla vigilia di una conclusione ovvia. Bisogna conoscere le cose prima di parlarne altrimenti diventiamo ridicoli davanti a chi ci ascolta. Noi sulla Fondazione possiamo fare solo della moral suasion». Nella replica Vincenti ha sottolineato che «il fatto che la proprietà sia della Fondazione è dichiarato, come erano chiari i passaggi di proprietà. Qualcuno ai tempi non si oppose al passaggio del Palazzo, che era della città, alla banca. La nostra interrogazione era costruttiva per una moral suasion, come dice lei. Ma come il comune ha messo circa 200 mila euro, così potrebbe intervenire per la riapertura del Parco».

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