Il consigliere regionale Claudio Ricci (Rp) torna a parlare della situazione attuale della Ferrovia Centrale Umbra sottolineando che la “chiusura è dovuta alla mancata manutenzione programmata”

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14 Settembre 2017

Secondo Ricci “per valorizzare seriamente la linea e renderla un opera moderna e attrattiva,
serve almeno un miliardo e mezzo di euro, da chiedere a Parlamento e Governo,
nonché all'Unione Europea, altrimenti ieri sarà stato d'avvero 'l'ultimo
treno' con una agonia destinata a durare a lungo”.

“La Ferrovia Centrale Umbra è chiusa.
Gli incerti autobus sostituivi cercano di sopperire a un servizio che, di
fatto, non esiste più”. Così il consigliere regionale Claudio Ricci
(Ricci presidente) che, scrive, “alla domanda quando riaprirà e se le
risorse sono sufficienti, nessuno risponde. Come pure, nessuna risposta, in
merito alla possibilità di evitare di perdere passeggeri che, ora,
utilizzeranno altri sistemi di trasporto”.

“Pagine e pagine, nei giornali, di giustificazioni, commenti politici e
analisi tecniche. La realtà – continua Ricci - è semplice: per anni non
è stata fatta una adeguata manutenzione ordinaria e straordinaria, con
risorse che non sono state sufficienti. Nessun serio progetto di
valorizzazione dei 157 km di linea, magari con la trasformazione in
metropolitana leggera e utilizzo di vettori Tram Treno, capaci di entrare in
linea urbana nelle città, con la ristrutturazione delle stazioni, è stato
attuato”.

“Per essere seri e concreti –commenta Ricci-: i 63 milioni di euro, nel
quadro della concessione della rete a Rete Ferroviaria Italiana, sono quasi
nulla, una goccia in un oceano. Per valorizzare seriamente la linea –
spiega l'esponente del centrodestra -, e renderla un'opera moderna e
attrattiva, serve almeno un miliardo e mezzo di euro. Quindi occorre chiedere
a Parlamento e Governo, nonché all'Unione Europea, questa cifra altrimenti
– conclude – ieri sarà stato d'avvero 'l'ultimo treno' con una agonia
destinata a durare a lungo”.

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