I consiglieri regionali del M5S intervengono sull' interruzione della linea ferroviaria ex FCU

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29 Agosto 2017

I consiglieri regionali umbri Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati (M5S) intervengono sul “contenuto di una lettera da parte della Direzione ferroviaria di Umbria Mobilità alla Giunta, riportata dai giornali, secondo cui, dal 10 settembre, verrebbe interrotto completamente l’esercizio nella linea ferroviaria ex FCU vista la mancata erogazione dei contributi per la manutenzione ordinaria e straordinaria ormai quasi assenti da anni, come già denunciato dall'ingegner Fagioli (che è il direttore servizio ferroviario) in Commissione e dai pentastellati segnalato alle autorità”. I due esponenti pentastellati puntano il dito sulla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e sulla Giunta che per anni e fino ad ora hanno taciuto “il collasso evidente del trasporto pubblico locale umbro, da sempre sotto il controllo della politica e dei dirigenti da essa nominati”. I due esponenti del M5S fanno anche rilevare che “beffardamente, Umbria Mobilità ha avviato la propria campagna abbonamenti per un (dis)servizio che forse neppure esisterà più”. E i consiglieri grillini rammentano a tutti come poche settimane fa la Corte dei Conti abbia inviato 45 inviti a dedurre alla presidente Marini e altri politici e amministratori, ipotizzando un danno erariale di 45milioni di euro, stanziati "per sopperire alle gravi carenze gestionali, senza alcuna utile prospettiva futura e solo per fornire liquidità aggiuntiva alla società per permetterne la sopravvivenza”. “A quel punto – aggiungono Carbonari e Liberati - alcuni dei politici di maggioranza e dirigenti si sono degnati di proferire parola, sostenendo di aver agito per salvare posti di lavoro e il trasporto pubblico, entrambi invece disintegrati insieme ai soldi dei cittadini, dopo anni di inspiegabili operazioni (all’estero o fuori Regione), mancati controlli, compensi faraonici e operazioni svantaggiose". Invece la governatrice Catiuscia Marini – aggiunge ancora la nota - non si è degnata di rispondere e ha lasciato al suo legale il compito di emanare un breve comunicato stampa senza nessuna risposta di merito". In conclusione Carbonari e Liberati assicurano che continueranno “a svolgere le prerogative riconosciute loro dalla Costituzione finché non sarà fatta piena luce su tutte le eventuali responsabilità politiche”.

 

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