Focolaio Covid alla Muzi Betti, 46 persone positive tra ospiti e operatori sanitari

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31 Dicembre 2020

Preoccupazione, tensione e tanta paura. Sono questi i sentimenti degli operatori della Muzi Betti, dove si registrano 46 persone positive al Covid: 31 anziani ospiti e 15 sanitari: è stato anche allestito un vero e proprio reparto dedicato al virus.

A fare il punto della situazione sono stati il sindaco Luciano Bacchetta e la presidente Andreina Ciufini.

«Finora erano stati praticamente sempre negativi – ha detto la Ciubini - ma purtroppo lunedì scorso, giorno dei nuovi tamponi, la situazione ha iniziato a essere critica».

«Undici ospiti sono stati ricoverati all’ospedale con sintomi lievi – ha aggiunto - altri cinque, che sono sintomatici, sono stati trasferiti a Villa Muzi, e 15 anziani sono rimasti nella nostra struttura, dove abbiamo creato per loro un reparto Covid in modo da tutelare la loro salute, la loro fragilità, ma anche gli operatori. Abbiamo avvisato sempre i familiari e i medici di famiglia ogni qualvolta ci sia stato un ospite positivo e in questo momento è importante che tutti cerchiamo di stare vicini a queste persone, senza creare disagi, ma volendoci bene e lavorando insieme per avere risultati che possano migliorare la situazione attuale, perché l’Asp Muzi Betti è la struttura dei nostri tifernati, dei nostri anziani, dei nostri nonni».

Ciubini, nell’esprimere rammarico per una vicenda che si è verificata, ha concluso: «dopo mesi nei quali abbiamo cercato di avere tutte le attenzioni possibili, di non rischiare niente e siamo stati alla ribalta nazionale per una situazione che anche noi ritenevamo veramente idilliaca, rispetto a un contesto regionale e nazionale particolarmente difficile. Ora le cose sono cambiate, ma speriamo che i nostri anziani possano superare questa situazione, come ha già fatto la nostra ospite centenaria ai primi di dicembre».

Il sindaco ha aggiunto che «Quanto è avvenuto a Muzi Betti ci colpisce molto, perché nel corso di questi mesi la struttura era rimasta miracolosamente indenne, immune allo tsunami del Covid».

«Il focolaio di origine presumibilmente esterna che si è verificato non presenta, se non in un paio di casi, criticità particolari, ma il Covid è imprevedibile, per cui dobbiamo essere estremamente prudenti - ha puntualizzato Bacchetta - l’attenzione e l’allerta devono essere massime, lavoreremo tutti affinché questa situazione di difficoltà venga superata quanto prima, saremo vicini agli anziani, agli operatori sanitari e ognuno di noi farà il proprio dovere con la speranza che tutto torni quanto prima alla normalità, perché Muzi Betti è una struttura troppo decisiva, troppo significativa, troppo importante per tante nostre famiglie».

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