Ex ospedale, la Regione: “3 milioni per riparare la copertura”

L’annuncio stamattina al termine del sopralluogo dei tecnici regionali

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03 Marzo 2023
secondi ospedale

Nuovo capitolo della vicenda legata al recupero dell’ex ospedale di Città di Castello, struttura di grande valore storico della città recentemente tornata al centro del dibattito per il grave stato di abbandono in cui versa da molto tempo.

Questa mattina, a margine del sopralluogo effettuato dai tecnici regionali, è stato annunciato che la Regione investirà i 3 milioni di euro della ricostruzione post sisma attualmente a bilancio per la sistemazione di una parte consistente della copertura dell’edificio. L’intervento, già concordato con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria, prevede che la progettazione sia affidata entro il 31 marzo e l’attuazione sia prevista a partire dalla seconda metà del 2024.

Il sindaco Luca Secondi ha accolto positivamente questa decisione ma ha sottolineato che “il recupero dell’intero immobile è la priorità assoluta. Il primo cittadino ha proposto che la Regione organizzi una manifestazione di interesse pubblica di livello europeo rivolta al mercato immobiliare per recuperare l’edificio”.

Nel frattempo, il Comune ha emanato un’ordinanza sindacale per il transennamento della facciata dell’ex ospedale in largo Monsignor Giovanni Muzi, a seguito del distacco e della caduta a terra di materiale lapideo che si sono verificati nella giornata di martedì 28 febbraio. La transennatura sarà mantenuta fino a che non saranno state ultimate le verifiche stabilite dal Comune. Il monitoraggio dello stato delle facciate dovrà essere ripetuto ogni sei mesi per garantire la sicurezza della viabilità e l’incolumità pubblica.

Il sopralluogo effettuato da tecnici del Servizio Demanio, Patrimonio e Logistica della Regione e dai responsabili comunali del Servizio Lavori Pubblici Patrimonio e infrastrutture Protezione Civile e del Servizio Assetto del Territorio Edilizia e Ambiente ha confermato lo stato di degrado dell’immobile e la necessità di garantire la sicurezza dell’edificio e delle testimonianze artistiche e storiche che custodisce.

Alla luce di una situazione alquanto preoccupante, dunque, la decisione della Regione di investire nella sistemazione dell’edificio rappresenta un primo passo importante verso il recupero dell’immobile. Un’azione che tuttavia Secondi descrive come “non soddisfacente, perché riteniamo prioritario il recupero dell’intero immobile, per il quale è stata persa un’occasione storica irripetibile con la rinuncia da parte della giunta regionale al finanziamento dei lavori con il PNRR”.

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L’annuncio stamattina al termine del sopralluogo dei tecnici regionali