Emergenza E45: i sindaci coinvolti scrivono a Di Maio, e dall’Altotevere Umbro la Cgil preme per il ripristino di tutte le arterie del territorio oggi inagibili.

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02 Febbraio 2019

Nuovo appello al governo nazionale per la crisi legata alla chiusura della superstrada E45.Dopo l’incontro dello scorso 22 gennaio con il Ministro dei Trasporti e la dichiarazione dello stato di crisi da parte delle tre regioni interessate dal percorso, i comuni dell’Alto Savio, della Valtiberina Toscana e dell’Altotevere Umbro hanno scritto ora al ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, affinché l’esecutivo attivi in tempi rapidi un tavolo su questa emergenza. D’altra parte la situazione, divenuta ormai insostenibile per tante famiglie e aziende del centro Italia, richiede infatti il fondamentale supporto del governo centrale anche attraverso l’attivazione di ammortizzatori sociali ai lavoratori, aiuti economici alle famiglie coinvolte e supporto alle imprese. Così i primi cittadini in questione chiedono “la convocazione nei prossimi giorni di un incontro per l’attivazione immediata e non ulteriormente rinviabile di un tavolo di gestione della crisi”. E il tema delle infrastrutture è stato inevitabilmente anche al centro del dibattito nell’attivo provinciale della Cgil che si è svolto nei giorni scorsi. Maurizio Maurizi, responsabile territoriale della Cgil Alto Tevere, ha ricordato che “erano presenti una settantina di delegate e delegati dai posti di lavoro, in rappresentanza di decine di aziende, tutti preoccupati per questo ulteriore durissimo colpo subito dal territorio. La chiusura della E45, infatti, va a sommarsi a una ferrovia inutilizzabile, la chiusura della strada statale 73bis “di Bocca Trabaria”, lo stallo sulla E78 e la pericolosità della Pian d’Assino, dove continuano a ripetersi incidenti, spesso mortali».

 

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