Eaut: via libera al bilancio d’esercizio 2019

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10 Dicembre 2020

 

Un valore di produzione pari a 4 milioni e 991 mila euro, con costi di produzione di 4milioni e 820 mila euro e un utile di circa 80mila euro. Questo il bilancio d’esercizio 2019 dell’Ente acque umbre e toscane (Eaut), nato su iniziativa di Toscana ed Umbria per la progettazione e la realizzazione di opere infrastrutturali idrauliche di questi territori e la gestione delle opere che implica l’erogazione della risorsa idrica a fini idropotabili e industriali, oltre alla produzione di energia idroelettrica. L’Ente gestisce tre grandi dighe in Valtiberina Umbria e Toscana, in Valdichiana, la diga del Calcione nel senese, la diga del Chiasci in Umbria e i sistemi di adduzione connessi. La proposta di delibera, illustrata in Aula dalla presidente della commissione sviluppo economico e rurale Ilaria Bugetti (Pd) è stata approvata a maggioranza con 19 voti favoreli e 14 astensioni. Bugetti ha ricordato che “il valore di produzione è composto da una quota correlata alle spese generali per lavori pubblici eseguiti in concessione dallo Stato per 1milione e 168mila euro”; poi ci sono i proventi da cessione della risorsa idrica ai gestori del servizio idrico integrato per due milioni e 950 e proventi dalla produzione di energia elettrica per 328mila euro più gli incentivi green per 8mila euro. Nei costi di produzione, invece, rientrano un milione e 666mila euro per il personale e un milione 747mila per servizi.  Eaut è destinatario di 68milioni dal ministero politiche agricole che riguardano il progetto attuativo per il ripristino di Montedoglio e di 9 milioni e mezzo per la Valtiberina ed ha dato corso a progettazione di opere che li ha portati ad essere destinatari di “finanziamenti per 150 milioni di euro nei prossimi anni”. “Non è questo il caso – è intervenuto Diego Petrucci (FdI) -  ma richiamo l’attenzione sul fatto che tre i maggiori enti che forniscono servizi pubblici essenziali come acqua, luce e gas fanno centinaia di milioni di utili, nel 2020 oltre 200 milioni. I casi sono due: o questi enti non fanno investimenti per interventi infrastrutturali, o si fanno pagare troppo le bollette ai consumatori”. “È di grande attualità – aggiunge Petrucci – ora che le aziende sono chiuse ma costrette a pagare comunque il 60 - 70 per cento del consumo normale anche per via delle tasse e accise che vengono caricate in bolletta. E ci sono aziende che hanno 50 per cento controllo di privati”. Il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli è intervenuto per specificare che “per chiarezza questo ragionamento non è applicabile a Eaut anche se meriterebbe un approfondimento, ma non in questa sede”.

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