E45: maxi investimento da 1,6 miliardi e ipotesi di pedaggio selettivo

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12 Maggio 2018

Pedaggio selettivo e maxi investimento da 1,6 miliardi. Questo è quello che è emerso in merito ai progetti di adeguamento per la E45 nel corso dell’audizione davanti alla seconda commissione del consiglio regionale. Raffaele Celia, capo compartimento Anas Toscana, Umbria e Marche ha infatti aggiornato i presenti sugli aggiornamenti riguardanti questa importante arteria. Rispetto al pedaggiamento selettivo, da applicare per i soli mezzi pesanti in transito, Celia ha dichiarato che sarebbe tecnicamente possibile, ma servirebbe una legge apposita dato che si tratta di una strada costruita dallo Stato. Asserisce però che limitare la presenza dei mezzi pesanti aiuterebbe l’infrastruttura, in cui spesso vengono anche violati i limiti di massa previsti. La manutenzione, altra nota dolente, negli ultimi anni è stata limitata dai tagli al bilancio ma ora sono stati previsti 1,6 miliardi per l’intero tratto Orte-Cesena, il 60 per cento dei quali riguarderanno interventi in Umbria e consistono in consolidamento degli strati profondi e di quelli superficiali, rinforzo dei viadotti, chiusura dei varchi centrali e delle barriere di sicurezza laterali, allargamento delle banchine, adeguamento delle piazzole di sosta, rifacimento segnaletica, applicazione delle tecnologie smart. C’è anche chi però, come il consigliere Gianluca Cirignoni, in un esposto presentato nei giorni scorsi alla Procura di Arezzo, propone di affidare la gestione dell’arteria, almeno per il tratto appenninico tra Città di Castello e Cesena, ad un consorzio composto dalle regioni e dalle province interessate in modo simile a quanto fatto nei primi anni 2000 per la strada di grande comunicazione Fi/Pi/Li in Toscana per ovviare alle mancanze dimostrate finora dalla manutenzione ordinaria e straordinaria di Anas. Intanto in molti si chiedono cosa sia successo al cantiere nel tratto di strada compreso fra San Giustino e Sansepolcro dato che da settimane ormai i mezzi sono fermi lungo la strada e i viaggiatori devono fare i conti con l’ennesimo cambio di corsia senza avere la dimostrazione di poter sperare in un qualcosa di utile e risolutivo.

 


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