Donazione in Rosa: nei centri trasfusionali dell'Aretino, protagoniste le donne

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05 Marzo 2021

C'è anche l'ospedale di Sansepolcro fra i protagonisti della «Donazione in Rosa», che si svolge il 6 marzo in tutta la provincia di Arezzo. Il progetto è realizzato dalla Usl Toscana Sud Est grazie alla collaborazione tra tutte le Associazioni di Volontariato che operano in questo settore (Avis, Fratres e Croce Rossa) e che hanno ideato, sviluppato e portato alla realizzazione di tutto questo. In quella giornata le donne saranno protagoniste della donazione. Tutti gli spazi disponibili sono stati coperti e saranno 125  le donne che si recheranno in uno dei cinque centri trasfusionali della provincia per donare il proprio sangue. Antonio D'Urso Direttore Generale della Usl Tse: «Desidero esprimere i miei sinceri ringraziamenti a tutte le associazioni e  i volontari che operano in questo ambito sono un vero patrimonio di umanità e competenza. Donare il sangue assicura decine di cure ed interventi, spesso fondamentali; penso alle cure agli emofiliaci, per i trapianti degli organi, per curare gli ustionati, per ricavare dal plasma i cosiddetti farmaci salvavita, non ultimo il plasma per curare il Covid. Insomma, donare un po’ del proprio sangue è un atto di civiltà e un dovere morale per chi è in buona salute. Fortunatamente in questi anni si sta osservando una sempre più crescente presenza femminile, e la dimostrazione è stata la facilità e la velocità con cui si sono riempiti i posti prenotabili in questi giorni di festa». «Le donne che desiderano donare sangue, dichiara il dottor Pietro Pantone direttore Uoc Immunoematologia e Trasfusione degli ospedali aretini, hanno spesso molte domande che le passano per la mente. Questa giornata sarà anche l'occasione per dare risposte e togliere paure e dubbi sulla possibilità che una donna possa donare il sangue. Sarà la dimostrazione che tutti possono donare, l’importante è avere un’età compresa tra i 18 e i 70  anni e  pesare più di 50 kg. Le donne possono senza problemi donare almeno tre volte l'anno, alternando donazione sangue e donazione plasma/piastrine. Certamente ci sono delle accortezze alle quali le donne devono stare attente, ma sono tutte situazioni gestibili e che il personale dei nostri centri segue con grande attenzione e professionalità.  Ad esempio durante la gravidanza e fino a 6 mesi dopo il parto non è possibile donare sangue».

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