Discusso in commissione il regolamento per l'utilizzo di Fitosanitari in agricoltura

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28 Giugno 2017

Nell’ultima seduta della commissione consiliare tifernate “Servizi e Partecipazioni” l’assessore all’ambiente Massimo Massetti ha annunciato che “dopo l’estate l’amministrazione comunale di Città di Castello promuoverà un’iniziativa pubblica alla quale”, assieme a tutte le parti in causa, inviterà anche la Regione Umbria, l’Usl Umbria 1 e l’Arpa “in modo da avere un quadro chiaro e completo della situazione”.

Nella riunione di lunedì scorso l’organismo presieduto da Giovanni Procelli ha proseguito il lavoro di ricognizione e analisi avviato a inizio anno dopo l’approvazione all’unanimità in consiglio comunale dell’ordine del giorno dei consiglieri del Pd Gaetano Zucchini e Francesca Mencagli, soffermandosi sulle implicazioni per l’ambiente dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari, grazie al contributo dei rappresentanti dell’associazione Progetto Valtiberina e del Comitato a difesa della terra Valtiberina, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni di categoria agricole.

“L’agricoltura deve continuare a essere uno dei fulcri dello sviluppo economico del territorio, ma con la garanzia della massima tutela della salute pubblica” è stato il principio espresso da Iacopo Orlando, Nicola Venturini e Stefano Farinelli di Progetto Valtiberina, i quali, nel presentare la proposta di regolamento comunale che è stata base di confronto per la disciplina in materia approvata dal Comune di Citerna, hanno richiamato l’attenzione sulla “necessità che con una normativa di livello comunale il sindaco sopperisca alla regolamentazione insufficiente della deliberazione della giunta regionale dell’Umbria di fine 2016 rispetto al Piano di Azione Nazionale (PAN)".

Il bisogno di un simile regolamento è tanto più urgente in questa vallata che si caratterizza per la prossimità fra insediamenti urbani e coltivazioni. Il problema del contrasto dei fenomeni di deriva dei prodotti fitosanitari dalle zone di impiego alle aree circostanti in particolare abitative, della tutela della risorsa idrica e della vigilanza, al momento in sostanza inesistente e impraticabile, sul rispetto delle normative sono stati alcuni degli argomenti del confronto, nel quale Luca Nocentini, Leonardo Piervitali e Alessandro Zangarelli del Comitato per la difesa della terra Valtiberina, sottolineando le preoccupanti situazioni di inquinamento del territorio soprattutto a carico delle falde acquifere e i rischi per l’insorgenza di gravi patologie derivanti dell’esposizione ai prodotti fitosanitari, hanno chiarito come l’esigenza prioritaria sia di “ridurre i pericoli di contaminazione senza mettere in crisi le coltivazioni agricole”. Per contro il presidente della Coldiretti di Perugia Luca Panichi ha ribadito: “i primi ambientalisti sono gli agricoltori”, che a suo parere “lavorano sotto le norme le più stringenti al mondo, con prodotti che in Italia sono oggetto di controlli molto più alti che altrove”.

Al dibattito hanno partecipato i consiglieri Mencagli, Sassolini, Gasperi, Bucci, Morini e Zucchini: questi ultimi tre hanno riconosciuto la necessità di alzare il livello di attenzione sull’esposizione ai prodotti fitosanitari e sui controlli. Ma se da mesi ormai il Comune di Citerna è riuscito a varare un regolamento condiviso da tutte le parti in causa, a Città di Castello le contrapposizioni sono ancora assai forti e un simile risultato appare ancora lontano.

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