Denunciato spacciatore: operava anche durante il lockdown
Nelle scorse settimane, i carabinieri di Città di Castello hanno denunciato un trentenne, già noto alle forze di polizia, di origini campane, ma che gravita nell’Altotevere. Le indagini, avviate nel dicembre del 2019 a seguito di un controllo con sequestro di una piccola quantità di sostanza stupefacente, hanno consentito di individuare i numerosi clienti del presunto spacciatore, riuscendo a documentare circa 400 cessioni, molte delle quali avvenute durante il lockdown, per un totale complessivo di almeno 1,5 chilogrammi di stupefacente tra hashish e marijuana, che hanno procurato all’indagato, secondo le indagini dei carabinieri, un profitto presumibile di circa 30 mila euro.
L’attività illecita, era concentrata principalmente nel comune tifernate e nella frazione di Trestina. L’uomo, che nell’area dell’Altotevere aveva la base logistica adibita alla preparazione delle dosi, ha consentito di segnalare alla Prefettura di Perugia, quali assuntori di stupefacenti, una decina di giovani del comprensorio. A carico del 30enne si è ipotizzato il grave reato di spaccio continuato di sostanze stupefacenti.