Dalla Regione arriva l'ok per 140 infermieri di famiglia e di comunità

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10 Settembre 2021

Saranno circa 140 gli infermieri di famiglia e di comunità che opereranno nei distretti sanitari e nelle aggregazioni funzionali territoriali, affiancando il personale delle Usca nell’assistenza domiciliare dei pazienti Covid, ma anche i medici di medicina generale e le guardie mediche nella gestione di casi in cui non è necessario rivolgersi al Pronto soccorso, oltreché nell’assistenza dei pazienti fragili, a cominciare dagli over 65 con patologie croniche.

La giunta regionale, nell’ambito della definizione del Piano sanitario regionale, ha deliberato le linee di indirizzo per introdurre nel sistema sanitario gli infermieri di famiglia e comunità definendone responsabilità, competenze e modello di riferimento. Gli infermieri di famiglia che si conta di integrare alla sanità del territorio sono 140 di cui 70 da distribuire ai singoli distretti. Per la Usl 1 ne sono previsti 41. A questi sempre per la Usl 1 altri 40 destinati alle aggregazioni territoriali. Si tratta di «ambulatori integrati di medici di medicina generale, guardia medica e infermieri che collaborano per garantire un’assistenza sanitaria primaria continuativa sul territorio h24».

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